

Cosenza Calcio, salta la trattativa con Citrigno: Guarascio punta alla salvezza?
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Cosenza Calcio, perché Guarascio non vende? Il rebus tra salvezza, silenzi e corteggiatori
COSENZA – La porta resta chiusa, almeno per ora. Alfredo Citrigno ha gettato la spugna. Dopo due proposte, entrambe rimaste senza risposta concreta, l’imprenditore cosentino si è ritirato dalla corsa per acquisire il Cosenza Calcio. Una decisione che ha lasciato un velo di amarezza tra i tifosi rossoblù, che avevano sperato in un nuovo corso societario.
«La trattativa per quanto mi riguarda è giunta al termine – ha scritto Citrigno in una nota – e purtroppo non ha avuto esito positivo. Anche la seconda proposta, così come la prima, non ha avuto alcun riscontro concreto». A colpire è proprio questo silenzio: Eugenio Guarascio, presidente del club da oltre dieci anni, non ha replicato, non ha chiarito, non ha aperto un confronto.
Cosa frena Guarascio?
La domanda che in molti si pongono oggi è semplice, ma senza risposta ufficiale: perché
Guarascio non vende?
Ci sono almeno tre ipotesi sul tavolo:
- Aspetta la salvezza: il Cosenza lotta ancora per mantenere la categoria. Una salvezza potrebbe aumentare il valore del club e permettere al patron di trattare da una posizione più forte. In fondo, cedere a stagione in corso significherebbe anche mollare il controllo proprio nel momento più delicato.
- Mancanza di feeling con i proponenti: nonostante il peso del gruppo Citrigno sul territorio, Guarascio potrebbe non aver trovato nella proposta un progetto che lo convincesse sul piano imprenditoriale o personale. Il patron è noto per voler tenere saldo il timone, anche a costo dell’impopolarità.
- Altri interlocutori? Si mormora da settimane di possibili cordate alternative, anche fuori regione. Potrebbe esserci in corso una trattativa più riservata, o forse Guarascio spera in un rilancio che ancora non è arrivato.
Il sentimento dei tifosi
La delusione è palpabile. Sui social e tra i vicoli del centro, i tifosi non nascondono l’amarezza. Alcuni continuano a sperare in una svolta estiva, altri temono che il Cosenza rimanga ostaggio di un immobilismo pericoloso.
«Il Cosenza non è un’azienda qualunque, è una passione popolare» – scrivono in tanti – «meritiamo trasparenza e futuro».
Citrigno, nel suo congedo, ha toccato proprio questo tasto: «Per me, il Cosenza Calcio rappresenta una sfida sociale… il vero patrimonio sono i tifosi».
Un rebus tutto calabrese
In attesa che Guarascio dica la sua, resta il mistero. La storia del Cosenza Calcio sembra bloccata in una pagina che non vuole voltarsi. E intanto la stagione continua, tra sogni di salvezza e un futuro che – per ora – resta appeso al silenzio di un presidente.