Cos'è il nuovo Reddito di inclusione attiva (Rei) approvato alla Camera
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
ROMA, 13 APRILE- L'11 aprile la Camera dei Deputati ha approvato il Def, Documento di economia e finanza. Al suo interno, è stata inserita una delega al Governo per l'attivazione del Rei, Reddito di Inclusione attiva, uno strumento di sostegno al reddito destinato ai nuclei familiari al di sotto della soglia di povertà assoluta. [MORE]
Il Rei interesserà oltre 400.000 famiglie, per quasi 1,8 milioni di persone, a fronte di 4 milioni e 598mila individui al di sotto della soglia di povertà in Italia (dati Istat). Per il momento, tuttavia, la misura sarà indirizzata ai nuclei familiari con minori. I fondi stanziati per il 2017 ammontano a 1,18 miliardi di euro, mentre per il 2018 ne sono previsti 1,704. Tali risorse garantiranno un sussidio di massimo 480 euro mensili: 80 euro a componente per un massimo di 400 euro, con estensione fino a 480 in caso di madre single con 4 figli. Oltre al supporto economico, saranno forniti, a livello comunale, degli strumenti finalizzati alla reintroduzione sociale e lavorativa. Chi riceve il Rei si impegna, infatti, a seguire un percorso formativo e di inserimento al lavoro.
Una volta approvati i decreti attuativi, che saranno esaminati dal Consiglio dei Ministri a maggio, il Rei andrà a sostituire il Sia, l'attuale Sostegno per l'Inclusione attiva, di cui ora beneficiano solo 80mila famiglie, per un totale di oltre 300mila persone. Il nuovo strumento avrà una durata di 18 mesi con possibilità di rinnovo, a fronte dei 12 del Sia. In attesa della definitiva attuazione del Rei, prevista per l'autunno, sarà possibile continuare a richiedere il Sia, la cui platea sarà estesa nelle prossime settimane.
La misura mira ad individuare soluzioni a 360 gradi che contemplino non solo le difficoltà materiali, ma anche quelle sociali, educative e relazionali: "viene presa in carico la famiglia in condizione di disagio in un possibile percorso verso l'autonomia. Il tratto innovativo della misura è che la condizione di bisogno non è identificata solo nel reddito", spiega il Ministero dell'Economia.
fonti: Ansa, Internazionale
foto: Ansa
Marta Pietrosanti