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Testo integrale della dichiarazione rilasciata dai consiglieri Antonio Corsi e Sergio Costanzo
“Il rispetto del patto di stabilità è diventato, a ragione, l’assillo degli amministratori pubblici. E certo anche il Comune di Catanzaro non può sottrarsi all’esigenza di far quadrare i conti. Tuttavia alcune decisioni adottate dall’Amministrazione Olivo, non ci sembra vadano in questa direzione. La nomina di un nuovo assessore, ad esempio, quando mancano poche mesi alla fine del mandato, oggettivamente non sappiamo quali benefici potrà portare alla città.[MORE]
Come quella di un ulteriore portavoce, del quale ad oggi non si capisce che tipo di attività stia portando avanti. E ancora lavori prima eseguiti e sui quali si è poi ritornati repentinamente sui propri passi; i soldi erogati all’Fc Catanzaro senza che si fossero prima poste le basi per un progetto serio; le anticipazioni per le compartecipate del Comune. Quel che più preoccupa è che per rispettare il patto di stabilità, la legge prevede di bloccare i pagamenti che riguardano il capitolo secondo nell’ambito degli appalti di lavori pubblici. Ciò significa che le ditte potrebbero trovarsi in grossa difficoltà e senza avere i mezzi per pagare i propri dipendenti.
Che, tradotto, vorrebbe dire il blocco della nostra già debolissima economia. Non soltanto la perdita di posti di lavoro, ma anche – certamente – l’aumento di tasse e tributi, che sin dalla precedente amministrazione son rimasti tra i più bassi d’Italia. Insomma, a noi sembra che per recuperare il tempo perduto e organizzare una sorta di campagna elettorale per le prossime amministrative, si stia facendo uno sperpero di risorse pubbliche senza tener in considerazione – pur sbandierando sempre la volontà di un rapporto collaborativo con la Corte dei Conti – il parere della Magistratura contabile, alle cui note bisogna rispondere ancora in maniera concreta.
A questo punto, per il bene della città, le proposte che lanciamo al sindaco Olivo e alla sua giunta sono due: fermare qualsiasi atto che continui a far sperperare soldi pubblici soltanto per interessi individualistici; portare il dibattito sulle compartecipate in Consiglio, anche alla luce delle voci, verosimili, secondo cui si sta preparando una delibera di un milione e 600mila euro da versare nelle casse dell’Amc. Da parte nostra, proprio per evitare il salasso delle casse comunali, chiediamo anche al presidente della regione Giuseppe Scopelliti di interessarsi ancora di più affinché si arrivi all’erogazione dei fondi anticipati dal Comune per la vicenda di Janò. Sempreché l’Ente abbia predisposto tutti gli incartamenti previsti dalla procedura. Questo per evitare scaricabarili tra le due amministrazioni che hanno come unico effetto di danneggiare i cittadini