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GIOIA DEL COLLE (BARI), 5 FEBBRAIO 2015 - Nel corso della mattinata odierna, i militari della Guardia di Finanza hanno dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica, nell'ambito di una indagine avviata nei confronti di pubblici amministratori del comune di Gioia del Colle e professionisti locali.
Con l’ordinanza è stata disposta l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere nei confronti del sindaco di Gioia del Colle, Sergio Povia, dell’ex vice-sindaco Francesco Paolo Ventaglini e dell'imprenditore Antonio Posa. Nei confronti di altri funzionari del comune, responsabili del settore urbanistico e dell’ufficio tecnico, e di alcuni professionisti locali è stata invece applicata la misura degli arresti domiciliari.[MORE]
La complessa attività investigativa, svolta dai finanzieri della Tenenza di Gioia del Colle con l'operazione denominata "Domus Aurea", ha consentito di accertare l'esistenza di un accordo corruttivo tra l’imprenditore operante nel settore edile, e pubblici amministratori e funzionari del comune di Gioia del Colle.
Nel corso delle indagini è emerso che i pubblici amministratori, a fronte della promessa di ricevere dall'imprenditore una "tangente" ammontante complessivamente a 100mila euro, creavano le condizioni affinché la società guidata da Posa, partecipasse e, conseguentemente, si aggiudicasse una gara pubblica avente ad oggetto la realizzazione di un elevato numero di alloggi da destinare ad edilizia popolare, nel quadro di un programma di "social housing ".
L'accordo illecito, secondo la pubblica accusa, si concretizzava attraverso una molteplicità di condotte collusive che interessavano sia la fase concernente la pubblicazione del bando di gara, predisposto dai funzionari comunali seguendo le direttive indicate dall’imprenditore e contenute in elaborati tecnici redatti da professionisti di sua fiducia, sia la fase successiva connessa all'espletamento della gara.
Inoltre, le indagini hanno consentito di accertare che, oltre alla nomina di una commissione di gara composta da persone che avevano intrattenuto rapporti illeciti con lo stesso Posa, all'imprenditore venivano costantemente fornite indicazioni in merito alle modalità di redazione del progetto da predisporre per partecipare alla gara e al contenuto delle offerte presentate dalle imprese concorrenti.
Contestualmente all'esecuzione delle misure cautelari sono state eseguite perquisizioni presso i luoghi di abitazione e di lavoro di tutti gli indagati.
(fonte: https://salastampa.gdf.it)
Massimo Alligri