Coronavirus, Governo firma nuovo Decreto: Italia divisa in 4. Premier Conte misure da 3,6 mld (Video
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Coronavirus, Governo firma nuovo Decreto: Italia divisa in 4. Premier Conte misure da 3,6 mld (Video

lunedì 2 marzo, 2020

Coronavirus, Governo firma nuovo Decreto: Italia divisa in 4. Conte prepara misure da 3,6 mld, verso richiesta sforo deficit
ROMA, 2 MAR Conte ha firmato il decreto del presidente del Consiglio con le nuove misure contro la diffusione del coronavirus. L'Italia è divisa in 4: gli 11 comuni della zona rossa; le regioni Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e le province di Pesaro-Urbino e Savona; le province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona; il resto del territorio nazionale. Droplet la nuova parola-chiave: il sistema indicato per tenere le distanze tra le persone. Il Governo prepara intanto misure aggiuntive da 3,6 miliardi ed è pronto a chiedere al Parlamento e all'Ue di sfondare il deficit. 

Superano quota 3.000 i decessi al legati al coronavirus in 65 paesi al mondo, di cui oltre 2.900 in Cina. Salgono ancora i casi di contagio in Corea del Sud. Negli Usa secondo decesso nello stato di Washington e primo caso di contagio a New York. In Francia chiuso il Louvre e annullato il Salone del libro di Parigi. Positivi in Spagna anche lo scrittore cileno Sepulveda e la moglie. Nel Regno Unito il premier Johnson presiederà oggi per la prima volta il comitato d'emergenza Cobra.

Nel Dpcm vengono introdotte ulteriori norme. Territorio diviso in tre aree: zona rossa, zona gialla (Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, le province di Pesaro e Urbino e Savona) e resto del Paese. Fino all'8 marzo sport a porte chiuse nella zona gialla

Il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri (dpcm) con le misure per il contenimento dei contagi da Coronavirus. Il decreto “recepisce e proroga alcune delle misure già adottate per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e ne introduce ulteriori, volte a disciplinare in modo unitario il quadro degli interventi e a garantire uniformità su tutto il territorio nazionale all'attuazione dei programmi di profilassi”

L’Italia viene divisa in tre zone geografiche di intervento, almeno fino all’8 marzo. Oltre alle misure previste per la zona rossa (in Lombardia i comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D'Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini; in Veneto il comune di Vò) e la zona gialla (L'Emilia Romagna, la Lombardia, il Veneto, le province di Pesaro e Urbino, Savona), si aggiungono previsioni per tutto il territorio nazionale.

La zona rossa

Le misure di contenimento del virus nella zona rossa sono: divieto di allontanamento da parte di tutti gli individui presenti; il divieto di accesso, la sospensione di manifestazioni e iniziative, la chiusura delle scuole, la sospensione dei viaggi d'istruzione, la chiusura dei musei e degli altri istituti culturali, la sospensione dell'attività dei pubblici uffici (salvo per i servizi essenziali), la sospensione delle procedure concorsuali, la chiusura di tutte le attività commerciali ad esclusione di quelle di pubblica utilità, la sospensione dei servizi di trasporto, la sospensione delle attività delle imprese ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali.

La zona gialla

In questi territori sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive. Il decreto però consente lo svolgimento delle competizioni a porte chiuse. Inoltre, è fatto divieto di trasferta ai tifosi residenti nelle stesse regioni e province per la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti parti d'Italia. Sospese anche tutte le manifestazioni di carattere "non ordinario" comprese quelle di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso (cinema, teatri, discoteche e simili). Le scuole di ogni e grado resteranno chiuse. I concorsi pubblici sono sospesi. Si introduce la regola 'droplet', affinché venga garantita la distanza tra le persone di almeno un metro l'una dall'altra in tutti i bar, ristoranti, pub, negozi, musei e chiese. In questi luoghi l'apertura di locali pubblici è ora "condizionata" a modalità che evitino assembramenti.

Ci sarà una limitazione dell'accesso dei visitatori alle strutture di degenza. Sono sospesi i congedi ordinari del personale sanitario e tecnico. Ad essere coinvolti dai nuovi provvedimenti sono anche i comprensori sciistici nelle zone più colpite dal coronavirus, che resteranno aperte ma a condizione che il gestore provveda a limitare l'accesso agli impianti di trasporto - funicolari, funivie o cabinovie - con una presenza massima di persone pari ad un terzo della capienza. La chiusura di palestre, centri sportivi, piscine, centri culturali e ricreativi riguarda invece la sola Regione Lombardia e la provincia di Piacenza mentre almeno fino al prossimo week end, nelle province di Bergamo, Lodi, Piacenza e Cremona è prevista anche la chiusura dei negozi all'interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione dei punti vendita di generi alimentari e farmacie.

Il resto del territorio nazionale

Misure di prevenzione saranno affisse in tutte le scuole di ordine e grado. Soluzioni disinfettanti per l'igiene delle mani saranno messe a disposizione negli edifici della pubblica amministrazione e nei locali aperti al pubblico. I sindaci promuoveranno la diffusione delle informazioni nei locali commerciali. Le aziende di trasporto pubblico adottaranno interventi straordinari per la sanificazione. Nelle procedure concorsuali saranno adottate misure per ridurre i contatti tra i candidati. Chi a partire dal 14 febbraio sia tornato dalla Cina o dalla zona rossa italiana deve fornire comunicazione alla propria Asl. Vengono agevolate forme di telelavoro. Tutti i viaggi di istruzione sono sospesi fino al 15 marzo.

Video  Consiglio dei Ministri n. 33, conferenza stampa del Ministro Gualtieri

 


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