Corea del Nord, Trump: "Si a colloqui diretti, ma al momento opportuno"
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WASHINGTON, 10 GENNAIO - La "saga" dei rapporti tra Stati Uniti e Corea del Nord si è oggi arricchita di un nuovo capitolo: il presidente degli USA Donald Trump sembrerebbe infatti aver, quantomeno apparentemente, aperto la porta a colloqui diretti con la Corea del Nord.
Come era lecito aspettarsi, un simile scenario si concretizzerà "solo al momento giusto e se ci saranno le giuste condizioni" ha poi precisato l'inquilino della Casa Bianca, e in nessun caso ciò comporterà un allentamento della "pressione" sul programma nucleare di Pyongyang, che preoccupa Stati Uniti e Corea del Sud.[MORE]
E proprio il presidente sud-coreano, Moon Jae-Jin ha anch'egli aperto nella giornata di oggi ad un possibile dialogo con il dittatore Kim-Jong-Un, ammesso che "vi siano i presupposti e la garanzia di risultati". Tradotto: si ad un incontro, ma non meramente scenico e privo di qualsivoglia prospettiva di successo.
L'obiettivo, dichiarato, di Seul resta quello di addivenire alla denuclearizzazione della penisola coreana, soprattutto alla luce dei recenti test missilistici portati avanti dal regime di Pyongyang nel corso degli ultimi anni.
Che il dialogo tra le due Coree sia iniziato, ad ogni modo, è innegabile. Ed un primo passo verso una soluzione della questione è, probabilmente, stato rappresentato dall'apertura di Seul alla partecipazione della Corea del Nord alle imminenti olimpiadi invernali, che si terranno nella città di Pyeongchang, ad 80 km dalla linea di confine tra i due Paesi.
La nazionale nordcoreana aveva infatti qualificato due giovani atleti nel pattinaggio di velocità, ma la loro partecipazione era originariamente stata esclusa. I recenti sviluppi sembrerebbero tuttavia far presagire la loro presenza il mese prossimo ai giochi. Dopo il placet di Seul, toccherà adesso al CIO autorizzare (fuori termine) la partecipazione alle Olimpiadi della rappresentativa di Pyongyang.
E intanto, proprio da Pyongyang, filtra un cauto ottimismo sul versante politico. Il Rodong Sinmun, principale quotidiano del regime nordcoreano, ha infatti sottolineato nell'edizione odierna la necessità di risolvere la questione con i propri "vicini" sulla base di un dialogo esclusivamente tra i due Paesi, senza l'ingerenza di forze esterne e "cooperando insieme per andare incontro ai bisogni del popolo e alla prosperità congiunta".
Se effettivamente si possa parlare dell' inizio di una "nuova stagione" nei rapporti tra le due Coree, ancora non è possibile stabilirlo. Ad ogni modo, il 2018 sembrerebbe essere iniziato con i migliori auspici.
Paolo Fernandes
Foto: interris.it