Copyright: per Vinti, "Delibera Agcom è mannaia su libertà utilizzo internet"
Cronaca Umbria

Copyright: per Vinti, "Delibera Agcom è mannaia su libertà utilizzo internet"

martedì 6 agosto, 2013

PERUGIA, 6 AGOSTO 2013 - "La Regione Umbria è impegnata in prima linea per garantire a tutti la fruibilità della rete e per il riconoscimento di internet 'bene comune'. Purtroppo gli sforzi, che tra grandi difficoltà si stanno compiendo, rischiano di essere inficiati da una delibera di Agcom sulla tutela del copyright e del diritto di autore, una vera e propria mannaia sulla libertà in internet, e non solo": lo ha affermato l'assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, che dà il proprio sostegno alla crescente mobilitazione degli operatori contro il provvedimento e auspica una decisa modifica della normativa che giudica repressiva.

"La nuova legge regionale sulle infrastrutture delle telecomunicazioni, ora al vaglio del CAL Umbria - prosegue Vinti - vuole eliminare le differenze, sociali e culturali, economiche e infrastrutturali, visto che la Rete ha prodotto un cambiamento che sta investendo profondamente tutto e tutti. Obiettivo della legge è infatti il superamento del 'digital divide', che significa garantire piena libertà di accesso e di utilizzo della rete a tutti i cittadini. Al contrario il testo dell'Autorità, su cui nei prossimi due mesi verranno raccolte le indicazioni degli operatori, se confermato trasformerebbe ogni intermediario della rete in un vero e proprio organo di polizia giudiziaria con poteri analoghi a quelli della magistratura. La delibera darebbe il potere ad Agcom di chiedere agli intermediari i nomi dei titolari di siti, blog, forum, a fronte della segnalazione di un detentore di diritto d'autore, cioè prima ancora che la violazione venga accertata. E gli intermediari avrebbero 48 ore di tempo per adeguarsi".

"La stessa associazione Assprovider - ha aggiunto Vinti - si sta mobilitando per una modifica della normativa che di fatto imporrebbe controlli a setaccio del traffico internet, la possibilità di svelare le identità degli utenti svelate alle aziende del copyright, a fronte di semplici segnalazioni di pirateria, cancellazione coatta anche di commenti e articoli che si limitano a incoraggiare alla violazione del diritto d'autore e nuovi obblighi in capo a Google e Youtube. Se da un lato è giusto predisporre strumenti per la tutela del diritto d'autore - ha concluso Vinti, dall'altro non può diventare questa esigenza un cavallo di Troia per minare la libertà di espressione, la libertà di utilizzo della rete e la difesa della privacy degli utenti". [MORE]

Gianluca Teobaldo


Autore
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