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NAPOLI, 1 FEBBRAIO 2015 - Indagini sulle primarie del PD in Campania. Sospetti ad Ercolano per boom di iscritti. Ci sarebbero anche legami con i clan della camorra. Gli scritti al Pd sarebbero passati dai trecento ai milleduecento. Le iscrizioni record del mese di novembre avrebbero insospettito le forze dell'ordine, dando avvio ad un'indagine su richiesta della Procura. Nelle liste ci sarebbero cognomi legati alle cosche dei Papale, Birra, Zirpoli e Durantini, trentasei in particolare le firme legate ai clan al vaglio delgi investigatori. Il prossimo 8 marzo ci saranno le primarie. A contendersi la poltrona l'uscente Vincenzo Strazzullo, il vice Antonello Cozzolino, e lo sfidante renziano Ciro Buonajuto, segretario locale del PD. Proprio quest'ultimo avrebbe denunciato i due all'Autorità Anticorruzione, perchè lo avrebbero osteggiato e avrebbero cambiato a gara ormai avviata, il regolamento delle Primarie, alzando la soglia del quorum. Si farebbe sempre più certa l'ipotesi che su queste prossime elezioni ci sarebbe la mano della camorra, ed è subito scattato il "caso Ercolano". Ed è per questo che è in corso un’indagine "conoscitiva" sul rischio infiltrazione delle cosche nelle consultazioni.
La Procura, sotto disposizione del pm Pierpaolo Filippelli, sotto il coordinamento dell’aggiunto Filippo Beatrice e la supervisione del procuratore capo Giovanni Colangelo, avrebbe disposto ai Carabinieri di Torre del Greco di acquisire quelle liste e di scavare sui nomi sospetti di coloro che hanno firmato la formale richiesta di iscrizione al Pd. Il segretario provinciale Venanzio Carpentieri, insieme a Buonajuto hanno dato la loro disponibilità nell'indagine, decidendo di consegnare "materiale" sospetto per accertare i fatti.
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La segreteria del Pd Campania, con una nota stampa, ha fatto sapere al riguardo: "Il Partito Democratico non consentirà mai che il tesseramento ad Ercolano possa essere inquinato dall’adesione di personaggi riconducibili ad ambienti camorristici. Il tesseramento ad Ercolano è stato già congelato in via precauzionale. Tutta la documentazione è stata acquisita dalla segreteria provinciale e messa a disposizione dell’Ufficio adesioni provinciale che, in collaborazione con il circolo locale, provvederà a vagliarla con il massimo rigore per verificarne la regolarità"."Qualora dovesse essere accertata la presenza di richieste di tesseramento provenienti da soggetti impresentabili, si legge nella nota, non solo le cestineremo, ma sbatteremo fuori dal nostro partito chiunque abbia sollecitato o promosso adesioni di personaggi contigui alla malavita. Il Partito Democratico non consentirà a nessuno di contaminare le fila dei propri iscritti e di gettare ombre sul lavoro che ormai da oltre un ventennio vede impegnata la classe politica ercolanese". Conclude il comunicato: "Ercolano, terra di riconquista della legalità e culla delle prime associazioni antiracket napoletane, può vantare un partito ed un’Amministrazione sani; per questo motivo alzeremo le barricate e ci adopereremo con ogni mezzo affinché chi immagina di sporcare la consolidata esperienza di governo sul territorio veda fallire qualsiasi insano progetto in tal senso".
(foto:notiziarioitaliano)
Filomena I. Gaudioso