Contributo di Catanzaro al congresso internazionale "Antropologia e Religione" Soriano Calabro
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Contributo di Catanzaro al congresso internazionale "Antropologia e Religione" Soriano Calabro

domenica 1 maggio, 2011

Si è concluso con successo il Congresso celebrativo del V centenario dei Domenicani in Soriano, organizzato dalla CONFRATERNITA DI GESÙ E MARIA DEL SS. ROSARIO E DAI PADRI DOMENICANI e curato dal dott. Martino Michele Battaglia.  ‹‹ I frati predicatori e la bibbia dei poveri. Le magnifiche rovine e i riti della pasqua (storia – arte -cultura). Aspetti demoetnoantropologici – materiali di studio nel contesto paraliturgico e sociale ››
Catanzaro 1 maggio 2011 - L’arrivo dei frati domenicani in Calabria [MORE]ha segnato un profondo cambiamento nell’organizzazione religiosa, sociale e culturale di quasi tutta la Cal abria, a partire dal 1401, quando i cenobiti si insediarono stabilmente nella città di Catanzaro, e da qui, come approfondito da Anna Rotundo e Martino Michele Battaglia (in foto), tramite padre Vincenzo da Catanzaro, a Soriano Calabro. Da allora, i riti pasquali inerenti le funzioni paraliturgiche a Soriano Calabro, sono indissolubilmente legati all’opera di catechizzazione delle classi subalterne avviata dai frati Domenicani (Predicatori) e dalla Confraternita del Rosario.

Tuttavia, è risaputo, che i cortei processionali, espressione di fede e pietà popolare, fanno ormai parte di un paradigma diffuso in ambito Euromediterraneo in cui è ben visibile (come rileva Luigi Maria Lombardi Satriani) la persistente influenza spagnola che ha decisamente caratterizzato i tratti folklorici del Sud Italia. Si tratta di ritualità in cui si realizzano istanze religiose e esigenze espressive cariche di simboli che svolgono per lo più implicitamente il compito di precise funzioni educative. Non a caso, a Soriano, i riti paraliturgici del triduo pasquale, coincidono con l’apogeo e il declino del Santuario domenicano. Attualmente, invece, esprimono la rinascita dopo il cataclisma del 1783, in virtù dell’evidente rapporto con le ‹‹magnifiche rovine››, ‹‹allegoria della risurrezione››. In particolare, l’incontro della domenica di Pasqua tra il Cristo risorto e la Madonna del Rosario, al centro del corso cittadino, detto dai sorianesi ‹‹Cumprunta››, da rito di unificazione è diventato successivamente, nel tempo a venire, un vero e proprio rito di rifondazione territoriale. Tutto questo è stato approfondito nel corso del congresso, in due giorni intensi di lavoro e scambi di esperienze tra teologi, antropologi, filosofi, sociologi e storici dell’arte provenienti da varie università italiane e dalla Spagna nella meravigliosa cornice delle magnifiche rovine del convento domenicano di Soriano Calabro Italia. Il programma svoltosi ha visto impegnati i seguenti relatori:

Antonino Laganà(Ord. Di Filosofia Teoretica e Antropologia Filosofica-Università di Messina): Lectio Magistralis: “Sensus mei, sensus Dei”.
Francesco Faeta (Ord. Di Antropologia Culturale-Università di Messina): “Visione, somiglianza, memoria. Riflessioni sull'uso delle immagini sacre nel contesto popolare del Mezzogiorno italiano”.
P. Michele Fortuna O. P. ( Dir. Biblioteca del Santuario) “Convento-Santuario-Ricordo del passato in funzione del futuro”.
Anna Rotundo (studiosa di Teologia) “Storia della Naca di Catanzaro”.

Martino Michele Battaglia(Università di Messina): “Le Magnifiche Rovine allegoria della Risurrezione”- “(Cumprunta: dal satiro danzante al giubilo escatologico)”.

José Luis Alonso Ponga(Ord. Di Antropologia Applicata-Università di Valladolid) Lectio Magistralis: “La Semana Santa: Antropología y Religión(Liturgia, Música y Rito)”.

Letizia Bindi (Ass. di Antropologia Università del Molise): “Cantare la Passione. La processione del Venerdì Santo a Campobasso e i riti musicali della Quaresima”.
Luigi Rossi (Doc. di Sociologia-Università per stranieri di Reggio Calabria “Dante Alighieri”-Un. di Messina): “La festa come processo di inclusione-esclusione”..

Giuseppe Rando (Ord. di Lingua e Letteratura Italiana- Università di Messina): “"Egli ormai non può più morire". La passione di Gesù Cristo secondo Iacopone, Metastasio, Manzoni, Pasolini, Turoldo.

Maria José Pinilla (Università di Valladolid): “Il programma iconografico delle pitture di Pedro Berruguete nel convento domenicano di Santo Tommaso ad Ávila: fonti, obiettivi e particolarità nel suo contesto sociale”.

Mario Panarello (UNICAL): “Compassione e passione dei ruderi: il complesso del santuario di Soriano fra arte e devozione”.

Antonio Ligato (Università di Messina) “Note storiografiche e antropologiche sulle confraternite di Melicuccà”.

Francesco A. Cuteri (Doc. di Archeologia Medievale.
Università Mediterranea di Reggio Calabria): “ Memoria di cose antiche: il convento di San Domenico a Soriano tra storia e archeologia”.

Luigi Maria Lombardi Satriani (Università La Sapienza di Roma): “Un antico dolore e dimensione rituale”.

 

ANNA ROTUNDO


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