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ROMA, 2 MARZO - Il tribunale di Roma non archivia ancora la pratica di Gianfranco Fini, indagato per la presunta illegalità che gravita attorno la casa di AN a Montecarlo. Dopo il premier, anche il presidente della Camera adesso deve fare i conti con accusa e opinione pubblica: "Non è così pacifica la posizione di Fini sulla casa di Montecarlo. Resta indagato per truffa, eppure non si dimette", commenta Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. Il penalista Giuseppe Consolo, che insieme con Francesco Compagna, difende Fini, ha invece spiegato che: "Il rappresentante della procura ha spiegato le ragioni per cui questa vicenda va archiviata".[MORE]
Per trovare una misura nella vicenda, il gip del tribunale di Roma, Carlo Figliolia, ha scelto di non archiviare ancora il caso, in attesa di trovare un riscontro più autorevole che possa dare giustizia ai fatti. In ogni caso, anche se la decisione arrivasse effettivamente tra un paio di settimane, come si augura l’avvocato Mara Ebano, rappresentante del consigliere regionale Roberto Buonasorte e Marco Di Andrea che hanno dato il via all'inchiesta, rimangono dei punti in ombra. Come la versione di Giancarlo Tulliani e sua sorella Elisabetta, la compagna di Fini, che si sono interessati direttamente della ristrutturazione dell’immobile di Boulevard Princesse Charlotte e mai ascoltati. "Tulliani andava almeno ascoltato. E invece è tutto rimasto nel dubbio a nostro parere. Il dato certo è che Fini pensava di risolvere la cosa in 24 ore e invece siamo ancora qui a discutere di questa vicenda", commenta Buonasorte.