Continua l'inchiesta sulle partite truccate: i risvolti
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Continua l'inchiesta sulle partite truccate: i risvolti

sabato 4 giugno, 2011

Torino 4 giugno 2011-Altri dieci giocatori tra serie A e B che hanno truccato le partite in cambio di denaro. L’inchiesta della Procura di Cremona sulle truffe nel mondo del calcio non coinvolge solo il portiere del Benevento Marco Paoloni ma anche il centrocampista dell’Atalanta Cristiano Doni oltre all’ex bomber della Lazio Beppe Signori. [MORE]
Ai diciotto già finiti nell’inchiesta e agli undici spuntati dalle intercettazioni su cui il pm Roberto Di Martino sta svolgendo approfondimenti se ne aggiungono altri quattro di B e tre del torneo principale.
Cinque le squadre di A coinvolte, una delle quali compare per due volte. E tra queste ci sarebbe Catania-Chievo del 16 gennaio scorso, finita uno a uno.

Dichiarano Marco Pirani , medico odontoiatra di Sirolo, e Massimo Erodiani, gestore di centri di raccolta scommesse:<<Paoloni e l’ex capitano del Bari, Antonio Bellavista, sarebbero i principali artefici della presunta catena di illeciti spezzata dagli uomini della squadra Mobile. Ieri si sono seduti davanti al gip Guido Salvini per l’interrogatorio di garanzia e hanno cominciato a parlare per ore, e andando ben oltre i capi d’imputazione contestati>>.

<<Hanno riferito di altre tre partite di serie A, almeno quattro di B e di dieci giocatori che sarebbero coinvolti nel meccanismo delle alterazioni dei risultati. Il rapporto tra i due, stando alle intercettazioni, mostra una certa confidenza con il meccanismo della scommesse>>.

Si evince, da un’informativa depositata ieri dalla Procura che riporta proprio due conversazioni tra Erodiani e Pirani avvenute il 28 febbraio, giorno di Milan-Napoli a San Siro.

La seconda telefonata avviene durante l’incontro, quasi al termine del primo tempo quando le due squadre sono ancora sullo 0-0. Poi chiacchierano di Benevento-Cosenza. Martedì Pirani sarà ascoltato dal pm, da lui la Procura vuole sapere di più. A cominciare dalla posizione di Signori e Doni che, spiegano gli inquirenti, non solo è più chiara ma si è anche aggravata.

Si è avvalso della facoltà di non rispondere invece Paoloni, che con una ricetta del dottor Pirani avrebbe acquistato il Minias per addormentare i colleghi; anche Bellavista non risponde.

Gian Luca Cossari


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