Contatore del gas: tutto quello che c’è da sapere su questo dispositivo
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
Conoscere il funzionamento del proprio contatore del gas non è scontato e si tratta di un’operazione che può tornare utile in diverse occasioni, ad esempio per effettuare la lettura dei consumi. Il vecchio contatore installato per la misurazione del gas metano presenta un quadrante analogico che monitora i consumi, mentre il nuovo contatore elettronico ha un display digitale che offre la possibilità di consultare diverse informazioni e permette misurazioni più precise e leggibili anche a distanza.
A chi appartiene e chi se ne occupa
Il contatore del gas di norma non è di proprietà del fornitore, bensì del distributore. Tra queste due società esiste una differenza ed è sostanziale: il distributore si occupa di portare la materia prima, nel nostro caso il gas, fino alle abitazioni degli utenti che hanno una fornitura attiva; il fornitore, invece, è colui che vende l’energia all’utente proponendo diverse tariffe e offerte. Questo vuol dire che ad avere la competenza di effettuare la lettura del contatore e riportare i consumi reali di gas è solo ed esclusivamente il distributore, che poi trasmetterà i dati al fornitore per l’emissione di una bolletta riportante i consumi rilevati. Sia per il gas che per l’energia elettrica in Italia operano diverse realtà di distribuzione, tra cui le più importanti sono Italgas ed e-distribuzione di Enel.
I codici e i numeri da conoscere
Per identificare l’utente e la sua fornitura di gas, il venditore gli assegna dei codici che è il caso di conoscere. Esiste prima di tutto il numero cliente, che si può trovare in bolletta e che è composto da nove cifre grazie alle quali il fornitore individua il contratto stipulato dall’utente. È utile conoscere questo codice perché viene richiesto quando si chiama l’assistenza clienti, ma anche quando si fa l’auto-lettura dei consumi. Ci sono poi i codici POD e PDR, a seconda che si tratti rispettivamente di contatore della luce o del gas. Maggiori dettagli su questa specifica sequenza alfanumerica si possono trovare nella sezione dedicata al codice PDR del gas di Wekiwi, un fornitore di energia elettrica e gas trasparente. In linea generale si può dire che POD e PDR sono associati al contatore e quindi dipendenti dal distributore: ciò significa che non variano se si stipula una nuova fornitura, al contrario del codice cliente.
La procedura da seguire in caso di malfunzionamento
Se il contatore dovesse funzionare male o smettere del tutto di operare correttamente, la prima cosa da fare è segnalare il guasto al servizio clienti del fornitore chiamando il numero verde rintracciabile anche in bolletta. Se non si ottiene l’effetto sperato – cioè un intervento di riparazione – si può presentare un reclamo scritto sempre al fornitore, che dovrà inoltrarlo al distributore; quest’ultimo avrà 15 giorni di tempo per intervenire sul contatore, con l’utente che può anche beneficiare di un indennizzo in caso di ritardo. Passati 50 giorni dal reclamo senza riscontro, si può ricorrere alla richiesta di conciliazione presso l’Arera o, se anche questa non dovesse andare a buon fine, presentare ricorso in tribunale.