Consumatori, Santori "interrogazione per individuare eventuale manipolazione programmi regionali"
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Riceviamo e pubblichiamo
19 GENNAIO 2015 - A seguito dell’arresto in flagranza di reato del funzionario della Regione Lazio serve chiarezza a tutela di utenti e consumatori “Visti gli ultimi gravi episodi di corruzione della pubblica amministrazione regionale e le vicende amministrative poco trasparenti e confuse, con progetti non finiti o mai iniziati, fondi non spesi, indagini, contenziosi nell’area Consumatori, abbiamo presentato un’interrogazione e una proposta di Legge a tutela di utenti e consumatori per fare luce su quanto accaduto e intervenire attraverso controlli e verifiche sulla liceità delle azioni rispetto ai progetti presentati negli anni nell’ambito dei MAP, i programmi regionali con le associazioni dei consumatori e i programmi previsti dalla legge 388 del 2000 ”lo dichiara il consigliere regionale del Lazio, Fabrizio Santori, a seguito dell’arresto in flagranza di reato del funzionario della attuale Direzione regionale per lo sviluppo economico e le attività produttive, appartenente proprio all’area “Commercio e servizi al consumatore”, mentre intascava una tangente di mille euro.[MORE]
“Con la presente interrogazione mi domando a che punto siano le procedure per il recupero delle somme indebitamente concesse col programma MAP 1 e se è vero che ci sarebbero deicollegamenti con un’altra indagine su alcune anomalie nelle modalità di rendicontazione alla Regione Lazio delle spese sostenute da alcune associazioni. Non solo non sappiamo quali sono stati gli esiti del lavoro della commissione istituita con determinazione A01610 del 4 marzo 2013, ma non è neanche chiaro se il Presidente Zingaretti abbia intenzione di rendere pubblici tutta la documentazione, le rendicontazioni e i programmi svolti, nel rispetto delle leggi vigenti a tutela della privacy dei singoli. Mi auguro che il Presidente della Regione Lazio Zingaretti voglia predisporre delle procedure per impedire che funzionari infedeli possano continuare ad arricchirsi illegalmente aiutando associazioni a conseguire l’assegnazione di progetti e manipolando le operazioni relative al futuro MAP 6 alle spalle degli onesti cittadini” conclude Santori.
Roma 19 gennaio
Al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio
On. Daniele Leodori
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Oggetto: programmi per la tutela di utenti e consumatori. Trasparenza e legalità per il susseguirsi di ulteriori gravi vicende.
Il sottoscritto Consigliere Regionale, Fabrizio Santori, ai sensi degli artt. 99, 101 e 102 del Regolamento del Consiglio regionale del Lazio, rivolge formale interrogazione per la quale richiede risposta scritta nei termini di legge, sulla materia in oggetto.
Premesso che il 16 gennaio 2015 un’altra macchia si è aggiunta alle vicende dell’area Consumatori della Regione Lazio, quando la Guardia di Finanza ha arrestato in flagranza un anziano funzionario della attuale Direzione regionale per lo sviluppo economico e le attività produttive, appartenente proprio all’area “Commercio e servizi al consumatore”; in base alle notizie che sono state date dai mezzi di informazione, il funzionario ha preteso dei soldi dal presidente di una associazione di consumatori il quale ha finto di cedere alla concussione dopo che gli era stato “paventato possibili future ispezioni nei confronti dell’associazione, se non fosse stata pagata la presunta tangente”; d’altro lato il funzionario si è detto capace di aiutare l’associazione a conseguire l’assegnazione di ulteriori progetti; addirittura, nelle immagini diffuse dai media, si parla del MAP 6 e di “un vincitore per ogni tema”; nella stessa vicenda siamo stati informati che “ci sarebbero collegamenti con un’altra indagine su alcune anomalie nelle modalità di rendicontazione alla Regione Lazio delle spese sostenute da alcune associazioni. La polizia tributaria, già nei mesi scorsi, avevano denunciato per truffa aggravata e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, 5 persone a vario titolo responsabili di alcune delle associazioni per i consumatori sottoposte ad indagini, nonché gli amministratori di due aziende per l’emissione di fatture “gonfiate”. L’inchiesta è ancora in corso per approfondire il ruolo del funzionario nella concessione ed erogazione di altri finanziamenti nazionali in favore di associazioni di consumatori.”;
La Regione Lazio per la tutela dei diritti dei consumatori e utenti realizza programmi regionali con le associazioni dei consumatori e i programmi previsti dalla legge 388 del 2000, i cosiddetti MAP; attraverso gli anni in questa area si sono verificate gravi e incresciose vicende;già in occasione del MAP 1 del 2003 il Ministero Attività Produttive ha dovuto chiedere la restituzione di somme concesse dalla Regione ad alcune associazioni di consumatori; contro tale richiesta la Regione Lazio è scesa temerariamente in lite presso il Tribunale di Roma e tale contezioso si è poi chiuso il 28 novembre 2013 con una transazione nella quale la Regione Lazio ha accettato di restituire al Ministero la somma di 180.294,59 euro – soldi pagati dalla Regione ad almeno una associazione nel 2006 con modalità “in deroga ai dettami e alle prescrizioni contenute nelle determinazioni” (come risposto dall’Assessore competente a una precedente interrogazione a riguardo); per dover proseguire nella predetta vicenda, in data 7 febbraio 2014, la Direzione regionale per lo sviluppo economico e le attività produttive ha ritenuto di voler richiedere un parere all’Avvocatura regionale per conoscere la corretta procedura da attuare per il recupero presso le associazioni dei consumatori coinvolte delle somme indebitamente concesse – che erano state informate di tale eventualità con note del 30 luglio 2012; con determinazione A01610 del 4 marzo 2013, pubblicata sul BUR della Regione Lazio N. 21 del 12 marzo 2013, la Direzione Regionale Piani e Programmi di Edilizia Residenziale, Terzo Settore, Servizio Civile e Tutela dei Consumatori ha istituito una speciale “commissione per la verifica della relazione finale e della documentazione contabile prodotta dalle Associazioni dei Consumatori vincitrici del bando” relativo al Programma di attività per l’anno 2009. Compito della commissione era “procedere ad una formale istruttoria delle richieste non liquidate presentate dalle Associazioni a conclusione della realizzazione dei progetti finanziati”, anche se tale formale istruttoria consisteva solo nel “determinare l’ammissibilità di ciascuna spesa documentata dalle stesse Associazioni, indicando gli eventuali motivi di esclusione”; la creazione di una siffatta commissione è atto non rituale nelle procedure di gestione dei
Programmi e eccezionale;
l’Assessore alla Tutela dei consumatori che fu in carica tra febbraio e settembre del 2009 è stato poi arrestato con l’accusa di peculato per l’uso dei fondi destinati al gruppo consiliare, vicenda che getta un’ombra anche sulla gestione dell’Assessorato;
Considerato che
Il sottoscritto, ha presentato un’interrogazione scritta (n. 353 del 6/2/2014 ) avente ad oggetto “finanziamento di programmi per la tutela di utenti e consumatori. Contenziosi, trasparenza e programmi dettagliati”, oltre che una Proposta di Legge Regionale, n. 154 del 8/4/2014, avente ad oggetto: “ Nuova legge regionale per la tutela dell’utente e del consumatore”, proprio per superare le criticità di cui alle premesse;
Il funzionario arrestato è stato sempre in servizio presso le aree dedicate ai consumatori fin dalla loro prima creazione molti anni fa;
le associazioni hanno tenuto con l’area rapporti stretti e frequenti, poiché tra MAP e programmi annuali sono stati assegnati decine di finanziamenti per un totale che assomma a molti milioni di euro;
vicende amministrative poco trasparenti e confuse, con progetti non finiti o mai iniziati, fondi non spesi, indagini, contenziosi, si verificano da anni nell’area Consumatori;
Ribadito che
spetta alla magistratura proseguire le indagini sulla base delle informazioni che verranno messe a disposizione dalla Regione per stabilire se vi sono stati altri episodio di corruzione, concussione e altre forme di illegalità, chi li ha commessi, chi ne è stato complice e chi vi si è prestato senza denunciarli, se l’episodio del 16 gennaio è stato il primo e l’unico o altrimenti vi era un sistema abituale corruttivo di persone associate a delinquere;
Premesso e considerato tutto ciò
interroga il Presidente della Giunta della Regione Lazio, On. Nicola Zingaretti e l’assessore competente al fine di
quale è stato il parere dell’Avvocatura regionale richiesto il 7 febbraio 2014 su la corretta procedura da attuare per il recupero delle somme indebitamente concesse col programma MAP 1 e a che punto sono le procedure per concludere una vicenda più che decennale;quali sono stati gli esiti del lavoro della commissione istituita con determinazione A01610 del 4 marzo 2013; se ritiene, alla luce dei fatti corruttivi emersi, di verificare attraverso controlli altrettanto eccezionali anche la congruità delle azioni rispetto ai progetti presentati, non solo per il 2009, anche per gli altri anni – sia per i progetti finanziati con i MAP che con i programmi annuali;
quali procedure intende varare per impedire che funzionari infedeli possano utilizzare la minaccia di ispezioni nei confronti dell’associazioni, essere capaci di “aiutare” un’associazione a conseguire l’assegnazione di progetti, di applicare una logica spartitoria nei bandi con più temi; di manipolare le operazioni relative al futuro MAP 6;
se – come già chiesto in altra interrogazione n. 353 del 6/2/2014 dello scrivente a cui non è stata data risposta su questo punto – ritiene o meno di adottare la politica di rendere pubblici tutta la documentazione, le rendicontazioni e i programmi svolti, nel rispetto delle leggi vigenti a tutela della privacy dei singoli, quando vengono utilizzati fondi pubblici da enti privati esterni alla Regione.
Fonte (Fabrizio Santori)