Consip, Tiziano Renzi: "Non vedo l'ora che venga fuori la verità"
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Consip, Tiziano Renzi: "Non vedo l'ora che venga fuori la verità"

venerdì 3 marzo, 2017

ROMA, 3 MARZO - Tiziano Renzi comparirà ogg davanti ai magistrati dove sarà interrogato nell'ambito dell'inchiesta Consip, nella quale è indagato per traffico di influenze.[MORE]

Il padre dell'ex premier si dice del tutto estraneo ai fatti: "Mi sembra di vivere un incubo. Non ho mai chiesto soldi. Non li ho mai presi. Mai. E credo che i magistrati abbiano tutti gli strumenti per verificarlo". Secondo i pm Tiziano Renzi avrebbe aiutato l'imprenditore Alfredo Romeo a rafforzare i suoi rapporti in Consip in cambio di denaro. "Non vedo l'ora che venga fuori la verità ,voglio essere interrogato, voglio che verifichino tutto di me, non ho nulla da nascondere. Nulla".

Renzi Senior ammette di conoscere Carlo Russo, l'imprenditore amico di famiglia che secondo gli inquirenti sarebbe il  contatto tra lui e Romeo. Secondo quanto riportato da L'Espresso, l' amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, avrebbe detto ai pm di Napoli di aver subito pressioni da parte di Russo che chiedeva interventi in favore di alcune società, facendo o i nomi di Tiziano Renzi e del senatore di Ala Denis Verdini per spingere gli accordi.

Il padre dell'ex presidente del Consiglio è indagato per il reato che punisce forme di lobbying illecite dietro compenso o promessa di utilità. Implicato nella vicenda anche l'ex parlamentare Italo Bocchino che potrebbe essere sentito dai pm nei prossimi giorni. L'inchiesta sugli appalti vede indagati tra gli altri Luca Lotti, ministro dello Sport e sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, all'epoca dei fatti.

I difensori di Carlo Russo hanno dichiarato di non avere ancora deciso se il loro assistito "si avvarrà della facoltà di non rispondere". Tra le persone già ascoltate,è presente Alfredo Mazzei, commercialista ed esponente del Pd.

Sono stati  perquisiti gli appartamenti di Bocchino e Russo, e sequestrati 100mila euro di beni al dirigente Consip Marco Gasparri, che, secondo i pm, Romeo pagava per essere aiutato nelle gare d'appalto, e per questo risponde di corruzione. Al centro dell'indagine c'è una gara di facility management del valore di 2,7 miliardi (FM4) bandita nel 2014 e suddivisa in 18 lotti, alcuni dei quali puntava ad aggiudicarsi lo stesso Romeo. L'imprenditore napoletano partecipò alla gara per il lotto da 143 milioni di euro per l'affidamento di servizi in una serie di palazzi istituzionali a Roma, che andavano dalla pulizia alla manutenzione degli uffici. Secondo gli inquirenti, Romeo corruppe Gasparri affinché gli desse una serie di informazioni per avere la meglio sugli altri partecipanti.

Il fascicolo vede indagati per rivelazione di segreto d'ufficio anche il comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette e il generale di brigata dell'Arma Emanuele Saltalamacchia.

Maria Minichino

(fonte immagine rainews.it)


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