Inchiesta Consip, i legali di Romeo: 'Mai conosciuto Tiziano Renzi'
Cronaca Lazio

Inchiesta Consip, i legali di Romeo: 'Mai conosciuto Tiziano Renzi'

lunedì 6 marzo, 2017

 ROMA, 6 MARZO – "Alfredo Romeo non ha mai dato soldi a nessuno e non ha mai incontrato Tiziano Renzi o persone legate all'entourage dell'ex premier". Sono state le parole degli avvocati Francesco Carotenuto, Giovanni Battista Vignola e Alfredo Sorge, difensori dell'imprenditore campano in carcere da quattro giorni, arrestato per corruzione nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti Consip (Centrale acquisti della pubblica amministrazione dello Stato italiano), da 3 miliardi di soldi pubblici. Alfredo Romeo è accusato di aver corrotto più volte — dal 2012 al 2016 — il dirigente Consip Marco Gasparri. Indagati anche Tiziano Renzi, padre dell’ex premier, il ministro Luca Lotti e il generale dei carabinieri Tullio del Sette.[MORE]

"Non abbiamo ancora sciolto la riserva se rispondere o meno alle domande del gip. Con Romeo ci siamo visti venerdì scorso e ci siamo detti che avremmo dovuto fare una valutazione alla luce degli atti depositati", hanno concluso i legali poco prima di entrare nel carcere di Regina Coeli dove questa mattina è previsto l'interrogatorio di garanzia del loro assistito.

Fuga di notizie La procura continua ad indagare sulla Consip, per ora aprendo un fascicolo contro ignoti, e avviando una serie di procedimenti nei confronti dei pubblici ufficiali che hanno avuto a che fare con l'inchiesta e che potrebbero aver infranto il segreto istruttorio e provocando di conseguenza " fughe di notizie’’ che, come fa sapere un investigatore che ha lavorato su Consip quando l'indagine era a Napoli, ‘’nella prima fase non c'erano’’ e sarebbero probabilmente iniziate quando l'inchiesta ha preso una piega più 'politica'.

La violazione del segreto istruttorio riguarda anche la pubblicazione di atti di indagine che erano stati omissati nei provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria. La loro fuoriuscita avrebbe quindi generato sconcerto negli inquirenti titolari degli accertamenti. E’ smentito comunque ogni contrasto tra la Procura di Roma e quella di Napoli in relazione all’indagine su Consip, come rivelano alcune fonti giudiziarie della procura capitolina. E anche in ambienti della procura di Napoli si apprende che «si continua a procedere in pieno accordo e in coordinamento» con la procura di Roma.

 

Maria Azzarello

Credit: urbanpost.it


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