Confindustria promuove Renzi: "Giù tasse per rafforzare la crescita". Padoan d'accordo con Renzi
Economia Lazio

Confindustria promuove Renzi: "Giù tasse per rafforzare la crescita". Padoan d'accordo con Renzi

giovedì 23 luglio, 2015

ROMA, 23 LUGLIO 2015 - La sponda a Matteo Renzi da parte di Confindustria dopo l'annuncio del presidente del Consiglio di abbattere la pressione fiscale non ha tardato a arrivare. "La priorità dell'Italia è rafforzare la lenta risalita dell'economia proseguendo lungo la strada delle riforme strutturali, inclusa la riduzione del carico fiscale che zavorra la competitività delle imprese".  Gli industriali accolgono a braccia aperte la 'rivolzione fiscale' e, attraverso il rapporto firmato dal Centro Studi di viale dell'Astronomia promuovo la politica economica dell'esecutivo: "I progressi dell'economia italiana sono stati persino superiori a quelli indicati da Confindustria e aumentano le possibilità di una revisione al rialzo delle stime del Centro Studi sul Pil del +0,8%. 

Lo confermano una serie di numeri e indicatori, elencati nel rapporto: "Nell'industria produzione, fatturato e ordini accelerano, tirati dalla domanda interna come prova il balzo dell'import. L'occupazione è ripartita e consolida fiducia e capacità di spesa delle famiglie. Gli indicatori danno investimenti in recupero. L'offerta di credito si allenta e le misure appena varate per smaltire le sofferenze aiuteranno il rilancio dei prestiti bancari". Poi arriva l'avvertimento: perché tale ripresa sia sostenibile è necessario tagliare le tasse. [MORE]

Padoan, d'accordo con Renzi calo tasse necessario. Opinione condivisa anche dal ministro dell'Economia che ieri durante un convegno organizzato da Confcommercio ha voluto sgombrare il campo dalle illazioni che non lo davano in piena sintonia con il premier Matteo Renzi sugli annunci in materia fiscale ("Altrimenti farei già un altro mestiere", ha detto). E anzi ha rassicurato la platea: "Non si tratta di un annuncio estemporaneo ma fa parte di una strategia complessa in atto da tempo. Il taglio delle tasse è efficace nella misura in cui è credibile da chi ne beneficia, e lo è se è permanente", aggiunge. Ma potrà essere tale " solo se la riduzione è coperta da tagli di spesa", spiega il ministro, sottolineando che i se tagli non sono "sostenibili" dalla finanza pubblica "non funzionano". In poche parole bisogna andare avanti con la spending review.

Secondo Padoan, “tutto ciò è possibile e necessario”. Al di là delle singole imposte che saranno tagliate contribuirà alla crescita e all'occupazione. E tra queste il ministro include anche quelle sulla casa “perché la domanda interna deve essere stimolata”. L'eliminazione della tassa sulla prima casa va proprio in questa direzione e nei prossimi mesi il governo ci lavorerà. Insomma, il governo ha le idee chiare e non cede alla demagogia come aveva insinuato Pier Luigi Bersani ai microfoni di Sky, lascia intendere il ministro con una velata critica a chi criticava Renzi per non aver parlato di evasione fiscale: “Non c'è contraddizione tra riduzione delle tasse e lotta all'evasione: non capisco chi dice che invece di tagliare le tasse bisogna aumentare la lotta all'evasione. Le due cose sono complementari".

Tiziano Rugi 

 


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