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ROMA, 6 FEBBRAIO 2013 - L'ultimo trimestre dell'anno appena trascorso hanno segnato il minimo storico nei consumi degli italiani. Lo rende noto un rapporto di Confcommercio, secondo il quale il 2012 si è chiuso «con la peggiore contrazione reale dal 2000», cioè dall'anno in cui l'associazione ha cominciato a calcolare l'Indice dei Consumi (ICC). Una contrazione pari al 2,9%.
Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, nel dicembre del 2012 si è avuta una diminuzione dei consumi pari al 2,7%, mentre un lieve miglioramento, pari allo 0,2%, c'è stato invece in rapporto al mese precedente. Ma tale miglioramento, pur mostrando «una lieve attenuazione della dinamica fortemente riflessiva dei consumi degli ultimi dodici mesi», secondo quanto si legge nella nota dell'associazione, «non sembra tradursi ancora in una prospettiva di ripresa dei consumi», continuando a mantenere «elementi di spiccata criticità che non permettono di stabilire se nei mesi finali del 2012 si sia toccata la fase più negativa del ciclo».[MORE]
Scendendo in dettaglio, la diminuzione più drastica ha riguardato la domanda di beni e servizi per la mobilità, in calo del 17,5% a dicembre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, colpendo in particolar modo il settore delle autovetture e dei motocicli. Ma a calare sono un po' tutti i settori, escluso quello delle comunicazioni, che ha mostrato invece una variazione positiva. In generale, rispetto al dicembre del 2011, nello stesso mese dell'anno appena concluso la domanda per i servizi ha subito una diminuzione del 3,1%, mentre la spesa per i beni ha avuto un calo del 2,6%.
Per quanto riguarda i dati congiunturali, riferiti cioè alle variazioni rispetto al mese precedente, il consumo di beni è lievemente aumentato (+0,3%), mentre la domanda di servizi è lievemente diminuita (-0,1%).
Serena Casu