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TARANTO, 29 GENNAIO 2014 - La banda operava in mezza Puglia, svaligiando le macchinette di Taranto, Brindisi e Lecce. Oggi il tribunale di Taranto ha condannato cinque brindisini a un totale di ventitré anni di reclusione, molti di più rispetto a quanti richiesti dall'accusa.
L'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l'ennesimo furto ai danni di una filiale di Monte Paschi di Siena di Monteiasi (in provincia di Taranto). La tecnica era sempre la stessa: i delinquenti inserivano negli sportelli ATM delle sostanze gassose che, a contatto con l'elettricità, esplodevano per consentire il prelievo forzato del denaro.[MORE]
In quel caso, ad aspettare i malviventi c'erano le forze dell'ordine, che avevano provveduto a fermare le persone interessate. Una serie di appostamenti e di registrazioni delle telecamere di sorveglianza ha permesso alle forze dell'ordine di fermare i delinquenti "in fragranza di reato".
Dopo l'arresto, le forze dell'ordine erano riuscite a trovare i mezzi rubati utilizzati per le rapine e il gas utilizzato per scassinare i bancomat, accanto ai "covi" dove gli arrestati nascondevano il bottino e le auto rubate. Ora arriva la prima sentenza del tribunale di Taranto, che condanna i cinque a diversi anni di reclusione.
Fonte: Corriere del Giorno
Annarita Faggioni