Concluso il convegno all'UMG sul tema "Passato, presente e futuro della farmacovigilanza"
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CATANZARO, 20 DICEMBRE 2013 - Concluso, presso l’aula Magna dell’Università di Catanzaro, l’ultimo evento formativo previsto per il 2013 nell’ambito della programmazione del Centro Regionale di Farmacovigilanza diretto da Giovambattista De Sarro, Ordinario di Farmacologia e referente AIFA per la Regione Calabria.
De Sarro ha presentato insieme alle autorità presenti, quest’ultimo evento con il consueto calore rivolto alla platea e agli ospiti, ma con l’emozione tipica della fine di un percorso che ha dato parecchie soddisfazioni e che, d’altro canto, ha messo in luce moltissime problematiche. [MORE]
A portare i propri saluti ai presenti, illustri personalità della sanità calabrese tra cui il Magnifico Rettore della Umg, Aldo Quattrone, il Direttore Generale del Dipartimento Salute Regione Calabria, Bruno Zito e il Direttore Generale dell'Azienda Ospedaliera "Mater Domini", Florindo Antoniozzi. Tutti hanno coralmente sottolineato la centralità dell'Università, oltre che nella ricerca scientifica, nella formazione continua post-universitaria degli operatori sanitari. Lo ha ribadito più volte lo stesso Antoniozzi, sottolineando che “la sinergia tra Università ed Assistenza ospedaliera è alla base dei processi di miglioramento assistenziale ormai divenuti necessari alla nostra regione”.
I lavori scientifici sono stati aperti da Achille Caputi (Past Presidente della Società Italiana di Farmacologia e Ordinario di Farmacologia all’Università di Messina) il quale ha focalizzato la sua relazione sulla Farmacovigilanza dalla sua nascita (Deardoctorletter sulla talidomide), ai giorni nostri. A seguire, Gianluca Trifirò (Farmacologo dell’Azienda Universitaria di Messina), riprendendo la lezione magistrale del professor Caputi, ha sottolineato la necessità di realizzare un network di farmacovigilanza internazionale che permetta di identificare, in tempi ancora più rapidi, eventuali farmaci potenzialmente nocivi anche dopo la loro immissione in commercio.
Successivamente, Giorgio Cantelli Forti (Ordinario di Farmacologia, Università di Bologna, e Presidente eletto della Società Italiana di Farmacologia), soffermandosi sull’appropriatezza prescrittiva, ha affermato sostanzialmente che la farmacovigilanza è un’arma fondamentale per ridurre al minimo la pericolosità intrinseca di una cura. A seguire, Emanuela Adele De Francesco (Direttore UOC Farmacia Universitaria, Mater Domini, Catanzaro), ha illustrato i risultati degli ultimi tre anni di attività relativi della Farmacovigilanza in Calabria.
Subito dopo Loriana Tartaglia (Dirigente delle professioni sanitarie - Ufficio di Farmacovigilanza AIFA) ha esposto in maniera esaustiva tutti i punti cardine della Farmacovigilanza, dalla valutazione del segnale, alle segnalazioni spontanee. Luca Degli Esposti (Economista, CliConS.r.L.Health, Economics&OutcomesResearch, Ravenna), si è invece soffermato sul fattore economico legato alla farmacovigilanza. L’appropriatezza prescrittiva e i controlli su consumatori e prescrittori - secondo lo studioso - è fondamentale per diminuire sensibilmente i costi e permettere al medico una maggiore possibilità di scelta. Il quadro legato ai fattori economici e legislativi, è stato quindi approfondito da Christian Leporini del Centro Regionale di Documentazione e Informazione sul Farmaco.
Brunella Piro (Farmacista, Responsabile Farmacovigilanza ASP di Cosenza), si è invece soffermata sugli adempimenti assegnati ai responsabili della farmacovigilanza, per far comprendere la difficoltà effettiva degli operatori e capire, da un lato, la reale necessità di snellire alcune pratiche burocratiche e dall’altra di spingere alla continua segnalazione da parte di operatori sanitari e cittadini.
A conclusione, il professore Emilio Russo (Aggregato di Farmacologia) ha illustrato i dati ottenuti dal Centro Regionale di Documentazione e Informazione finanziato dalle progettualità AIFA.
In Calabria, in meno di tre anni, - ho sostanzialmente detto Russo - si è riusciti a raggiungere e superare il Gold Standard (30) del numero di segnalazioni di reazioni avverse per abitante, risalendo la china dalle ultime posizioni con 88 segnalazioni all’anno, fino al settimo posto in Italia con oltre 1120 segnalazioni nel solo 2013, a solo 6 punti da regioni come il Veneto che hanno fatto della Farmacovigilanza un punto di forza della loro Sanità.
Grandi passi in avanti, perciò, ma anche tante difficoltà burocratiche, incontrate nei rapporti con gli uffici regionali, con gli ordini professionali e con le federazioni.
De Sarro, ha quindi ringraziato gli illustri ospiti e i partecipanti, dando a tutti appuntamento al prossimo anno.
Notizia segnalata dall’ufficio stampa (Ursini edizione)