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Roma, 23 agosto 2019 - Il fumetto apocalittico è sempre stato un genere di facile presa sul pubblico, e tale è stato anche l’approccio con cui “Dr. Stone”, shonen manga di apprezzabili trame e intrighi, è riuscito ad avere con il pubblico nostrano.
Azzerare il mondo, e poi grazie a personaggi i di buona caratura come Taiju ed il suo amico Senku, darsi da fare per farlo rinascere, pur se appare un’idea narrativa molto collaudata (e sfruttata), con questa serie orientale firmata da Riichiro Inagaki ai testi e da Boichi ai disegni, si può certamente dire, che effetti e sorprese sono garantiti.
Giunto al sesto numero “Dr. Stone” si è garantita la maturità per guidare questo filone fumettistico legato all’immancabile misterioso cataclisma che, in questa particolare saga, pietrifica tutti gli esseri umani, rendendoli improvvisamente delle statue immobili.
A farne poi un manga anche filo-didattico, è la passione per la scienza di Senku che diventa, insieme alla determinazione di Taiju, il leit motiv per voler rifondare con una nuova genesi tutta la civiltà umana.
È questa costante a diventare il fil rouge dell’intero ciclo di storie che davvero con una puntualità rigorosa Star Comics fa arrivare nelle fumetterie, i cui frequentatori hanno accolto questo manga molto bene, anche perché affianca all’azione dei protagonisti una precisa grammatica del racconto molto educativa che si spinge – cosa davvero molto rara nel fumetto – a spiegare le leggi della natura e della fisica, anche attraverso diagrammi esplicativi.
Una trovata ottima che fa di questo sesto numero della saga, il giusto complemento di quelli sinora usciti, ponendo il nuovo albo tra i figli della più recente tradizione shonen manga legata non solo all’azione, ma anche a piani di lettura molteplici.
Maurizio LOZZI