Comitatone, oggi a Roma niente di fatto sulla questione Grandi Navi. Fissata dead line: fine maggio
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VENEZIA, 30 APRILE 2014- Non si è deciso nulla oggi a Palazzo Chigi sulla questione Grandi Navi. L’incontro del Comitatone non ha portato frutti, ma Roma ha detto che sulla questione si deciderà entro fine maggio. La riunione è durata meno di un’ora ed è servita solo a ribadire le posizioni di ciascuna parte coinvolta.[MORE]
C'erano tutti i soggetti coinvolti meno il premier Matteo Renzi, che in questi giorni aveva ricevuto diverse lettere dalle parti in causa. Il sindaco Giorgio Orsoni in ogni caso si è detto soddisfatto, convinto che l'ipotesi di spostare lo scalo a Porto Marghera sia tornata in campo. “Il canale Malamocco-Marghera fu costruito proprio per allontanare le grandi navi dalla città” ha detto Orsoni. “Oggi il fenomeno è sostanzialmente lo stesso ed è naturale che questo canale sia quello più adatto all'uso. Attraverso il Vittorio Emanuele, con aggiustamenti limitati si può raggiungere la Marittima. Utilizzare i canali che ci sono, senza affrontare nuovi scavi in Laguna, mi pare una decisione in armonia con le leggi vigenti, senza necessità di Legge Obiettivo: una soluzione banale, e la più ovvia”.
Soddisfatto si è detto anche il presidente del Veneto Luca Zaia, per il fatto che è stata fissata una dead line precisa. Il governatore sostiene la necessità di mantenere come punto fermo la Marittima attraverso lo scavo del canale Contorta-Sant'Angelo, ipotesi sostenuta anche dall'Autorità portuale.
“Se il Comitatone non decide lo faranno i cittadini”, ha scritto l'esponente dei No Grandi Navi Tommaso Cacciari, invitando chi si schiera contro i passaggi davanti a San Marco alla manifestazione di protesta del 7 e 8 giugno.
Federica Sterza