Come investire seguendo l’evoluzione della pandemia
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Uno dei temi caldi degli ultimi 12 mesi è evidentemente stato l’impatto previsionale della pandemia da Covid-19 sui mercati finanziari e, di conseguenza, sui modi con cui i trader dovrebbero modificare le loro strategie fino a inglobare tutti gli effetti della crisi sanitaria ed economica.
Ma come investire nel 2021 seguendo l’evoluzione della pandemia? Quali saranno i reali effetti che questa situazione andrà a determinare nei prossimi mesi?
Gli effetti della pandemia saranno diversi a seconda del Paese
Fermo restando il consiglio iniziare di investire sui mercati finanziari solo ed esclusivamente attraverso broker regolamentati e affidabili – qui puoi ad esempio dare uno sguardo alla guida al broker ForexTB, uno dei migliori del settore – riteniamo che l’impatto della pandemia sulle varie attività sia destinato a diversificarsi geograficamente in maniera sempre più intensa.
Dunque, sarà errato continuare a parlare di situazione globale, ma occorrerà sempre più assumere l’abitudine di parlare di impatti locali, con differenziazioni determinate da diversi fattori come quelli demografici, di sviluppo economico, vaccinali e così via.
In tal senso, purtroppo, è vero che l’Europa è il continente che sta pagando maggiore pegno, e gli investimenti finanziari da questa parte dell’Atlantico potrebbero pertanto risentirne. Nessun Paese, nemmeno la Germania, è riuscito a superare indenne la stagione autunnale-invernale, confermando che tra mortalità elevate e crisi economiche, l’Europa è la parte del mondo messa peggio.
È anche vero che in Europa le misure di contenimento sono state più selettive che altrove, e che la contrazione del PIL proprio per questo motivo è stata sicuramente più contenuta rispetto a quella che aveva caratterizzato la scorsa primavera.
I vaccini aiuteranno, ma l’immunità di gregge per ora è un miraggio
Guai inoltre a fare troppo affidamento sui vaccini. La campagna vaccinale aiuterà – e non poco – a ritrovare una graduale parvenza di normalità e fungerà da fattore determinate per la ripresa economica, ma è molto probabile che il divario tra Europa e Stati Uniti continuerà ad esistere anche in termini di copertura. In tal senso, è lecito immaginare che, salvo che non ci saranno accelerazioni positive in tal senso, difficilmente l’Unione Europa riuscirà a confermare il proprio obiettivo di ottenere l’immunità di gregge entro il mese di settembre.
Anche in questo ambito l’Europa potrebbe maturare un gap significativo rispetto alle altre parti del mondo e, soprattutto, rispetto agli Stati Uniti, che hanno un obiettivo più sostenibile di immunità di gregge già fissato per il mese di luglio.
Se così fosse, per l’Unione Europea si creerebbero almeno tre – quattro mesi di ritardo che potrebbero essere molto pesanti sul fronte economico, appesantendo ulteriormente la situazione dei singoli Paesi membri.
In ogni caso, la situazione sembra essere ancora troppo aleatoria per poter essere preda di stime attendibili su quel che verrà. Proprio per questo motivo riteniamo meglio procedere con una periodica revisione della propria strategia di investimento, aggiornandola sulla base delle evoluzioni delle campagne vaccinali e delle novità che potrebbero riguardare la pandemia da Covid-19 e, auspichiamo, un suo pronto contenimento nei prossimi mesi.