Colle, Gabanelli e Strada rinunciano. Grillo candida Rodotà
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ROMA, 17 APRILE 2013 - «Dopo la rinuncia di Milena Gabanelli e Gino Strada ho chiamato Rodotà che ha accettato di candidarsi e che sarà il candidato votato dal M5S». Lo ha affermato Beppe Grillo via Twitter.
In un video apparso in rete Grillo sostiene che Stefano Rodotà «anche se è anziano non è mai stato nel circuito, è uno che non fa inciuci e inciucetti» e ricorda che uno dei principali compiti del presidente della Repubblica sarà quello di fare il prossimo governo.
Vendola sembra apprezzare questo tipo di soluzione ed esorta il Pd a pensarci seriamente, mentre boccia le candidature di D’Alema e Amato.[MORE]
Il rifiuto della Gabanelli è avvenuto nel pomeriggio attraverso una lettera inviata al Corriere della Sera. «Continuo a fare la giornalista» scrive la giornalista. «Non è stata una riflessione serena , ma solo attraverso il mio lavoro provo a cambiare le cose». «Mi rivolgo ai tanti cittadini che hanno visto in me una professionista sopra le parti e quindi adeguata a rappresentare l’inizio di un cambiamento nel Paese - scrive la conduttrice di Report -. Sono giornalista da 30 anni e ho cercato sempre, in buona fede, di fare il mio mestiere al meglio; il riconoscimento che in questi giorni ho ricevuto mi commuove, e mi imbarazza».
«Certamente non mi sono mai trovata in una situazione dove sottrarsi è un tradimento e dichiararsi disponibile un segno di vanità – prosegue la lettera -. Forse non si sta parlando di me, ma dell’urgenza di dare un volto a un’aspettativa troppo a lungo tradita. Che io non avessi le competenze per aspirare alla Presidenza della Repubblica mi era chiaro sin da ieri, ma ho comunque ritenuto che la questione meritasse qualche ora di riflessione. E non è stata una riflessione serena».
«Quello che mi ha messo più in difficoltà in questa scelta –afferma la Gabanelli- è stato il timore di sembrare una che volta le spalle, che spinge gli altri a cambiare le cose ma che poi quando tocca a lei se ne lava le mani. Il mio mestiere è quello di presentare i fatti, far riflettere i cittadini e spronarli anche ad agire in prima persona. Ma quell’agire in prima persona è tanto più efficace quanto più si realizza attraverso le cose che ognuno di noi sa fare al meglio».
«Io sono una giornalista - conclude -, e solo attraverso il mio lavoro - che amo profondamente - provo a cambiare le cose, ad agire in prima persona, appunto».
Gino Strada invece si è fatto da parte proprio per lasciare il posto a Rodotà.
Paolo Massari