Coldiretti propone di utilizzare una parte dei fondi Fasper il rischio idrogeologico
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Scelte concrete per la sicurezza del territorio
Solo destinati alla sanità? Encomiabile ed importante ma non basta!
I Consorzi di Bonifica hanno progetti immediatamente cantierabili per prevenire il rischio idrogeologico. Si attendono risposte dall’assessorato all’Ambiente.[MORE]
Il maltempo che ha colpito in questi giorni la Calabria è la prima avvisaglia in questa stagione, ma l’ennesima nel corso degli anni, che è necessario investire nella prevenzione e quindi – dichiara Pietro Molinaro Presidente regionale Coldiretti Calabria –occorrono scelte concrete per la sicurezza del territorio”. Risolvere con i fondi Fas (Fondi per le Aree Sottoutilizzate) l’emergenza sanitaria è sicuramente un fatto encomiabile ma non basta! L’utilizzo dei Fas, che si stanno rendendo disponibili, anche per la loro specificità –taglia corto Molinaro - ci obbligano a porre in atto anche altre politiche per lo sviluppo e durature. Ed a cosa si riferisce Molinaro è presto detto. Non vorremmo che fossimo costretti sempre a fare drammaticamente i conti con i danni e spesso le vittime del dissesto idrogeologico. Due sono le proposte che avanziamo –continua Molinaro – la prima si sostanzia con l’art. 45 (Programmazione Fondi Fas) della Legge Regionale n.8/2010 (Norme ordinamentali e finanziarie alla manovra di finanza regionale 2010), laddove è previsto che la Giunta regionale propone al Consiglio Regionale la rimodulazione della programmazione dei Fondi Fas, e risorse essenziali possono essere destinate alla prevenzione dei rischi idrogeologici e impianti di irrigazione attingendo ai progetti cantierabili, fattibili, economicamente sostenibili e valevoli nel tempo dei Consorzi di Bonifica: enti – continua -che stanno dando buona prova di tenuta e di impegno sul territorio, autentici custodi e manutentori di opere di bonifica impegnati nella tutela e buon utilizzo delle risorse naturali quali acqua e suolo e in tale contesto svolgono un ruolo fondamentale per la conoscenza del territorio, dei sistemi naturali, delle imprese che vi operano. L’obiettivo tra l’altro, come bisogna d’altronde fare, è di unificare la politica regionale comunitaria dei fondi strutturali con quella nazionale dei fondi Fas con indirizzi e criteri di allocazione coerenti che portano benefici ai settori produttivi ed al miglioramento della qualità della vita. “Dirottare risorse o peggio rischiare di sprecarle con un utilizzo “a piè di lista” per politiche di corto respiro anziché di sviluppo oggi non possiamo più permettercelo- chiosa Molinaro che aggiunge: i costi degli interventi per l’emergenza idrogeologica costano molto di più e favoriscono anche percorsi a volte poco trasparenti. Una seconda opportunità e disponibilità potrebbe venire dall’Assessorato all’Ambiente direttamente interessato ai rischi idrogeologici, che nell’ambito della capacità programmatoria e attuativa può trovare agevole attraverso i Consorzi di Bonifica calibrare iniziative sulle quali concentrarsi e per le quali predisporre valutazioni economiche e le successive fasi di realizzazione. Una cosa è certa –conclude Molinaro - è necessario intervenire in fretta per invertire una tendenza che mette a rischio la sicurezza idrogeologica della Calabria e la sua vita sociale ed economica.