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CATANZARO, 19 MARZO 2014 - Si chiama “Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare” la Fondazione voluta e costituita da Coldiretti per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità. Giancarlo Caselli guida il Comitato Scientifico della Fondazione, mentre il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ne è il presidente e al presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara è stata affidata la vice presidenza.
Del Comitato Scientifico ne farà parte anche il Procuratore della Repubblica di Vibo Valenzia Mario Spagnuolo. Per la Calabria – commenta il presidente della Coldiretti Pietro Molinaro – la Fondazione arricchita anche dal contributo di un magistrato che opera nella nostra regione in prima fila nel combattere la criminalità organizzata rappresenta una spinta ed un segnale importante per difendere a trecentosessanta gradi il nostro patrimonio agricolo ed agroalimentare. Molto spesso infatti è terreno fertile nel tessuto economico indebolito dalla crisi con l’agroalimentare che è diventato nel 2014 un’area prioritaria di investimento della malavita che ne comprende la strategicità perché del cibo, anche in tempi di difficoltà, nessuno potrà fare a meno, ma soprattutto perché consente l’infiltrazione capillare della criminalità organizzata, dai campi ai banchi dei supermercati fino a ristoranti e pizzerie”.[MORE]
Ringraziamo il dr. Spagnuolo, - continua Molinaro – con lui avevamo affrontato il tema in occasione del Forum annuale della Coldiretti Calabria. La criminalità organizzata si combatte con la trasparenza soprattutto in un settore come quello agroalimentare dove è particolarmente rilevante il flusso commerciale, della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy che contiene materie prime straniere all’insaputa dei consumatori e a danno delle aziende agricole”. La Fondazione promuove, inoltre, le azioni legali collettive di tutela dei consumatori, con particolare riguardo all’accertamento della responsabilità in materia ambientale e alimentare.
Ci aspettiamo che dalla Calabria aderiscano alla Fondazione la Regione Calabria, le Camere di Commercio ma anche altre Istituzioni, Enti Pubblici ed organismi economici per dare così una forte testimonianza di rispetto della legalità e fare fronte comune verso chi vuole fare solo affari ed investire denaro sporco in un settore vitale per la nostra regione. In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato – prosegue Molinaro - il valore aggiunto della trasparenza e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. Dopotutto – conclude Molinaro - la lotta ai fenomeni di criminalità organizzata presenti nel settore agroalimentare comporta effetti vantaggiosi in termini ambientali, sociali ed occupazionali.
(Notizia segnalata da Coldiretti Calabria)