Coisp, Brunetta mente sul contratto dei poliziotti
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Coisp, Brunetta mente sul contratto dei poliziotti

sabato 18 settembre, 2010

“Il ministro Brunetta mente spudoratamente quando sostiene che le risorse per il rinnovo del contratto del Comparto Sicurezza e Difesa erano già previste all’apertura del contratto! I cento milioni di euro per la specificità sono arrivati dopo la manifestazione dei 40.000 poliziotti in piazza a Roma a fine 2009, e sono disponibili soltanto dal primo gennaio di quest’anno”. Lo afferma Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia, contestando le dichiarazioni del ministro della Funzione Pubblica, secondo cui il contratto «poteva essere firmato dieci mesi fa» e ciò non è avvenuto «per volontà di alcuni sindacati». [MORE]
“Ricordo al ministro Brunetta – prosegue Maccari – che i Sindacati di Polizia hanno sottoscritto il contratto solo per senso di responsabilità in un momento delicato per l’economia del Paese, ma le risorse stanziate restano insufficienti, e ciò dimostra il grave disimpegno del Governo rispetto al Comparto Sicurezza e Difesa. L’entusiasmo del ministro è davvero fuori luogo, così come risultano risibili i suoi proclami, mentre è ancora nel vivo la protesta dei poliziotti che in questi mesi sono scesi in piazza contro un Governo responsabile di politiche economiche e legislative che penalizzano fortemente gli Operatori della Sicurezza e compromettono irrimediabilmente il funzionamento del comparto”.
“Brunetta, in una conferenza stampa fatta con il Ministro La Russa, ha detto che il rinnovo del contratto del comparto sicurezza e difesa «dati i tempi e con questi chiari di luna … sia un risultato rilevante», e La Russa ha fatto eco affermando che «si tratta di un risultato soddisfacente in un periodo di vacche magre come questo». Dimenticano entrambi – afferma il Segretario Generale del COISP – di dire che in questi «tempi», con «questi chiari di luna» ed in questo «periodo di vacche magre» sono principalmente loro con tutto il Governo che ci hanno cacciato il Paese, con gli scudi fiscali (il super-premio agli evasori di pagare solo il 5% delle tasse) e con l’ostinata volontà di non adottare idonee misure contro un’evasione fiscale che è assolutamente spaventosa. Hanno anche dimenticato di dire che i citati «tempi», «questi chiari di luna» ed «periodo di vacche magre» stranamente valgono sempre e soprattutto per il personale del Comparto Sicurezza, mentre per altri ci se ne dimentica troppo spesso”.
“Nel rinfacciare ai citati Ministri le tante chiacchiere, le tantissime promesse mai mantenute e gli sproloqui detti in questi anni – conclude Maccari –, i poliziotti tutti si chiedono anche che fine abbia fatto il proprio Ministro Maroni, visto che né al tavolo contrattuale né alla predetta conferenza stampa si è visto, così come non lo si è mai visto combattere per i diritti del suo personale”.
 


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