Codacons, il presidente Rienzi pronto a lasciare il M5S
Politica Lazio Roma

Codacons, il presidente Rienzi pronto a lasciare il M5S

venerdì 30 novembre, 2018

ROMA, 30 NOVEMBRE – Appare possibile e vicina la rottura tra il Movimento 5 Stelle ed il Codacons – l’organismo che coordina le associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori – dal quale il partito fondato da Casaleggio e Grillo ha ricevuto per anni appoggio politico e con il quale ha condiviso molteplici obiettivi sociali. Infatti, il presidente dell’associazione, Carlo Rienzi, storico sostenitore ed iscritto al Movimento, ha pubblicamente annunciato di essere pronto ad abbandonare i 5 Stelle.

Con un comunicato stampa diffuso tramite il sito web ufficiale dell’organismo di coordinamento, Rienzi ha affermato che il movimento avrebbe tradito tutte le aspettative e le speranze che molti cittadini serbavano ed ha poi denunciato un ulteriore “colpo di grazia inferto alle associazioni che lottano per la difesa dei più deboli”. Nel suo attacco, il presidente del Codacons si riferisce alla scelta dei ministri pentastellati di esprimere contrarietà ad un emendamento alla manovra, con il quale si proponeva di esonerare le onlus dal pagamento del contributo unificato per l’iscrizione al ruolo giudiziario nei casi in cui esse dovessero avviare azioni legali per conto e a favore della collettività. Secondo Rienzi, tale decisione, presa nel corso dell’ultimo CdM dedicato alla legge di bilancio, finirebbe per “privare milioni di italiani della possibilità di difendere i propri diritti di fronte alla giustizia”. Il Codacons considera il fatto ancora più paradossale e grave dal momento che l’emendamento in questione era stato formalizzato nelle scorse settimane proprio dai vertici del M5S, che lo avevano condiviso ed avevano ricevuto parere favorevole alla sua eventuale approvazione anche dagli uffici tecnici del MEF.

“A questo punto, se l’emendamento dovesse essere definitivamente bocciato, sarò costretto necessariamente ad uscire dal Movimento” – ha concluso Rienzi – “tuttavia, spero ancora in un ravvedimento dei 5 Stelle, visto che proprio loro avevano presentato una proposta analoga già nella scorsa legislatura e sostenuto più volte che esisterebbero anche le necessarie coperture finanziarie, prendendo in considerazione soprattutto i proventi derivanti dalle sanzioni dell’Antitrust. Sarebbe davvero grave se questo Governo decidesse di aiutare gli evasori con la pace fiscale ed abbandonare invece i cittadini meno abbienti, senza pensare al fatto che 1 milione e mezzo di persone ha rinunciato negli ultimi 3 anni a far valere i propri diritti in giudizio proprio a causa degli elevati costi della giustizia”.

È comunque da segnalare che una norma che esonerasse le organizzazioni non lucrative dalla tassazione per le spese degli atti giudiziari apporterebbe beneficio in primo luogo allo stesso Codacons, associazione autonoma di volontariato, senza fini di lucro, che si professa a base democratica e partecipativa e che persegue esclusivamente obiettivi di solidarietà sociale. L’associazione ha infatti quale sua esclusiva finalità quella di “tutelare con ogni mezzo legittimo, in particolare con il ricorso allo strumento giudiziario, i diritti e gli interessi di consumatori ed utenti” (art. 2 statuto associativo). Nello svolgimento della sua attività, dunque, essa privilegia soprattutto lo strumento dell’azione giudiziaria, per contrastare l’operato di soggetti pubblici e privati al fine di tutelare diritti civici della collettività e del singolo.

Il presidente Rienzi, in ogni caso, aveva già manifestato altri motivi di attrito con il Movimento negli scorsi mesi. Un anno fa aveva provato a partecipare alle “parlamentarie” interne al partito, ma la sua candidatura non poté avere seguito a causa della sua decisione di non abbandonare la presidenza del Codacons (carica considerata dal M5S incompatibile con una candidatura politica). Il 71enne avvocato salernitano non aveva preso bene quella esclusione ed aveva presentato anche un esposto alla Procura di Roma, ma la sua contestazione non era stata accolta. Inoltre, il battagliero coordinatore della difesa dei consumatori si è ultimamente schierato diverse volte contro alcuni sindaci pentastellati, prendendo di mira in particolare la giunta Raggi a Roma, ricorrendo più volte alle vie giudiziarie per denunciare i danni che i cittadini della Capitale subirebbero in occasione delle domeniche ecologiche, “quando sono costretti a lasciare a casa l’auto ma i servizi pubblici alternativi continuano a non funzionare, costando loro inutilmente tempo e denaro”.


Francesco Gagliardi


Fonte immagine: tribunapoliticaweb.it


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