Clinica degli orrori, i pm chiedono l'ergastolo per Brega Massone
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MILANO, 12 MARZO 2014 - I pm di Milano Grazia Pradella e Tiziana Siciliano hanno chiesto la condanna all'ergastolo per Pier Paolo Brega Massone, ex primario della clinica Santa Rita di Milano, e per il suo collaboratore Fabio Presicci. Gli imputati sono accusati di 4 omicidi volontari e di 45 lesioni.
Secondo l’accusa Brega Massone non avrebbe esitato «per soldi» ad eseguire interventi inutili «con mutilazioni» nemmeno di fronte a dei «malati terminali», dimostrando di non possedere «il senso dell'umana pietà». Brega ha dimostrato una«indole malvagia», ha sostenuto il pm Grazia Pradella, e «la sua coscienza non è la nostra di comuni cittadini e nemmeno quella di un medico».
Nel corso della sua requisitoria, durata quasi 7 ore, Grazia Pradella ha affermato che Brega Massone ha «ricavato soldi dalle mutilazioni», seguendo «una raggelante equazione tra pezzi anatomici del paziente, seno o polmoni, e rimborsi».[MORE]
Il pm ha aggiunto che a Brega Massone e a Presicci non possono essere concesse le attenuanti generiche perché da parte loro non è mai arrivata una «parola di commiserazione» per le circa 150 vittime dei loro interventi. Anzi, Brega Massone nel corso del processo si è sempre «richiamato alla sua abilità» e si è sempre detto «vittima di un complotto o dell'invidia».
Per il pm possono essere concesse le attenuanti generiche solamente a Marco Pansera, un collaboratore per il quale l’accusa ha richiesto una pena di 18 anni, per il suo comportamento processuale e per la sua «minore esperienza». Chiesti 2 anni invece per gli anestesisti Giuseppe Sergio Di Terlizzi e Gianandrea Bona e per l'ex responsabile del reparto di riabilitazione Renato Scarponi. Chiesta, infine, la condanna a un anno e due mesi per l'infermiera Enza La Corte.
(immagine: direttanews.it)
Paolo Massari