Clandestinità: Grillo sconfessa i suoi parlamentari. Tensione nel M5S
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FIRENZE, 11 OTTOBRE 2013-Tempo di chiarimenti nel M5S dopo le tensioni causate dall'emendamento "salva-clandestini" approvato da un gruppo di senatori "dissidenti". Ieri in un incontro a porte chiuse, durato fino a tarda serata, i parlamentari grillini hanno tentato di ricucire il clamoroso strappo. Secondo quanto trapelato, sarebbe stato richiesto un incontro con Grillo e Casaleggio.
I due fondatori del M5S avevano bocciato l'emendamento per la depenalizzazione della clandestinità che invece mercoledì era stato promosso in commissione Giustizia dai senatori grillini. Grillo ha tuonato dal suo blog definendo l’emendamento un’ espressione di una «posizione del tutto personale che non faceva parte del programma. Non siamo d'accordo sia nel metodo sia nel merito ». «Un invito agli emigranti dell'Africa e del Medio Oriente a imbarcarsi per l'Italia. Quanti clandestini siamo in grado di accogliere – si sono chiesti i due fondatori – se un italiano su otto non ha i soldi per mangiare?».
Una posizione netta ed irremovibile che spacca i Cinque Stelle sebbene molti parlamentari hanno evidenziato il fatto che l’emendamento della discordia fosse stato approvato all’interno del partito. La vicenda ha scatenato una pioggia di polemiche tra sostenitori e simpatizzanti dei grillini che tollerano sempre più a denti stretti il diktat dei loro leaders. [MORE]
Davide Scaglione