Cipro, banche riaperte dopo dodici giorni: attesa e tensione davanti gli sportelli
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NICOSIA, 28 APRILE 2013: Si attende in fila, davanti agli sportelli, sotto gli occhi attenti delle guardie armate; è una giornata importante per i risparmiatori ciprioti, che dalle 11 si affollano attorno alle succursali delle principali banche del Paese, pronte a ripartire dopo dodici giorni di chiusura.
Migliaia di cittadini aspettano di poter ritirare denaro, depositare assegni, di riprendere, insomma, quelle operazioni di routine sospese da un giorno all'altro per quasi due settimane;mentre il governo teme disordini e tafferugli, e la Borsa di Nicosia, ferma dal 15 marzo, annuncia un nuovo giorno di stop, la tensione si fa spazio sull'intera isola, avvolta da ore in un'atmosfera surreale.[MORE]
Ieri sera, tra le vie della capitale, una lunghissima scorta di motociclisti e blindati ha accompagnato la strana sfilata di quattro container in arrivo dall'Europa continentale, diretti verso la sede della Banca Centrale con un carico da 5 miliardi di euro in contanti, che garantisse liquidità alle banche locali.
Un curioso preludio, per una settimana che si annuncia più lunga che mai, con la Commissione UE che conferma il prolungamento delle misure restrittive sui capitali ciprioti, e la Borsa di Nicosia che in attesa di nuove decisioni, sospende fino al 1 aprile ogni forma di contrattazione.
Le prime novità, forse, arriveranno dopo Pasqua, ma la paura per le sorti dell'Euro si fa sentire anche altrove, in Asia, dove il salvataggio cipriota, l'instabilità politica italiana, la paura di un nuovo taglio di ranking da parte di Moody's non facilitano certo la vita alle Borse, che da Tokyo a Shanghai, aprono ancora in costante flessione.
(immagine da: www.cdt.ch)
Simona Peluso