Cip Sardegna: il Campione di sci nautico Daniele Cassioli al primo convegno finale di Agitamus
Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CAGLIARI, 2 DICEMBRE 2019 - La valle dell’eco di Agitamus è sempre più vasta. Vi confluisce gradualmente un numero considerevole di giovani scolari che liberandosi da concezioni precotte e fuorvianti gridano a squarciagola come questo mondo abbia bisogno di raddrizzate poderose.
Dal nord al sud dell’isola il progetto portato avanti dal Comitato Italiano Paralimpico con l’appoggio strategico della Regione Autonoma della Sardegna raccoglie i consensi di atleti e amministrazioni civiche, continuamente pungolate dagli studenti di medie ed elementari. Da parte degli esponenti delle municipalità sono arrivate già indicazioni concrete, dopo che i piccoli discenti hanno scrutato attentamente i luoghi che accolgono i loro istituti di appartenenza. E dopo una fase attenta e laboriosa, coadiuvati dall’indispensabile apporto di psicologi e corpo docente, hanno disegnato dei loghi appropriati per favorire accessibilità e pari diritti alle persone che con stile personalissimo e caratteristiche fisiche particolari si ritagliano i lettimi spazi di convivenza nella comunità. Grazie a queste originali segnaletiche le persone con disabilità sapranno con certezza che un esercizio commerciale, un parcheggio, una chiesa e tanti altri luoghi pubblici faranno al caso loro.
“I cartelli che stanno venendo alla luce – spiega l’anima di Agitamus, lo psicologo dello sport Manolo Cattari – sono in linea con lo scopo primario che si vuole perseguire e ovviamente il loro impatto è più diretto nei piccoli centri, mentre in città diventa più complesso. A Sassari per esempio, il lavoro è stato consegnato alla commissione disabilità che poi provvederà a farlo circolare nei quartieri. Ma scopriremo in futuro come altre scuole abbiano interpretato impeccabilmente il concetto della cittadinanza attiva attraverso dei lavori che meriteranno un approfondimento. Mai avrei sperato all’inizio di questa esperienza che ragazzi di medie ed elementari sarebbero stati capaci di dare ampi significati sia all’attività sportiva, sia alla cultura paralimpica, attraverso la valorizzazione della diversità. Sono andati ben oltre le mie aspettative”.
Novembre è stato un mese davvero ricco di appuntamenti sia per il coordinatore generale Paolo Poddighe sia per lo stesso Manolo Cattari, seguiti come un’ombra dalle coordinatrici territoriali Monica Pirina e Oriana Pistidda, impeccabili nel monitorare il buon andamento nei ventisei istituti comprensivi che hanno contrassegnato il secondo semestre di Agitamus 2019.
La sede cagliaritana del CIP Sardegna, in via Grosseto, ha fatto da filtro essenziale con la presidente Cristina Sanna, il vice Simone Carrucciu e la segretaria Mariagrazia Madrigale.
Di recente si è parlato di Agitamus anche oltre i confini regionali: a Rimini, nel corso del convegno Erickson "La qualità dell'inclusione scolastica e sociale", la psicologa Caterina Branca, che assieme a Manolo e alla nuotatrice paralimpica Francesca Secci avevano scavato le fondamenta del progetto, ne ha divulgato le linee guida, ottenendo numerosi apprezzamenti.
Ma ora si è alle strette finali con i riflettori puntati su Sassari dove si terrà il primo dei tre convegni che compendieranno l’attività scolastica del secondo semestre. L’appuntamento è per mercoledì 4 dicembre, con inizio alle 10 presso il Palasport Gigi Santoru di via Venezia. Parteciperanno i protagonisti dell ’Istituto Comprensivo Latte Dolce Agro di Sassari e poi Ploaghe, Chiaramonti, Olbia, Porto Torres – Stintino, S. Teresa di Gallura, Calangianus - Luras. Sono stati invitati tutti gli atleti che con le loro confessioni “estorte” dagli spavaldi ma anche sensibilissimi discenti hanno caratterizzato i tre moduli dedicati alle disabilità fisiche, sensoriali e intellettivo relazionali. Non mancheranno gli psicologi, che con la loro professionalità sono riusciti a smuovere le coscienze: Betta Zizi, Caterina Branca, Chiara Azzu, Giuseppe Manca, Siria Bonu. Ciascuna scuola avrà a disposizione cinque minuti per presentare cartelli ed elaborati maturati dopo l’impatto con i cinque moduli vissuti in classe.
E come testimonial interverrà un nome altisonante del paralimpismo italiano: il pluricampione cieco di sci nautico Daniele Cassioli capace di vincere una novantina di medaglie d’oro distribuite tra titoli mondiali, europei e italiani. Daniele sarà in Sardegna dal giorno prima perché parteciperà come ospite d’eccezione alla Giornata Internazionale del Disabile, organizzata a Nuoro dalla Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità (FAND).