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PECHINO, 2 GIUGNO 2015. Ieri sera è naufragata una nave sul fiume cinese Yangtze. L’imbarcazione Eastern Star trasportava 458 persone, tutte di nazionalità cinese e per lo più di età compresa tra i 50 e gli 80 anni. Tra i 458 passeggeri 5 erano i dipendenti delle agenzie di viaggio che avevano organizzato la crociera, mentre i membri dell’equipaggio erano 47. Per ora il bilancio è di 5 morti e 435 dispersi.
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Il traghetto partito da Nanchico, metropoli nel sud ovest della Cina, era in viaggio per raggiungere la città di Chongquing; si tratterebbe di una rotta molto comune per le crociere turistiche. All’incirca verso le 21.30, mentre si trovava nella zona di Damazhou, la Eastern Star sarebbe stata investita da un ciclone che l’avrebbe fatta colare a picco nel giro di pochi minuti, tanto che non è stato possibile lanciare l’allarme. Questo è quello che il comandante della nave e l’ingegnere capo hanno riferito dopo essere stai tratti in salvo. La Cctv, televisione cinese di stato, riporta anche che entrambi gli uomini sono stati arrestati per essere interrogati sull’accaduto.
I giornali locali scrivono che sul posto sono intervenuti oltre 2100 soccorritori tra militari e agenti, 1000 civili e 150 imbarcazioni. Lungo quel tratto il fiume Yangtze raggiunge la profondità di circa 15 metri. Le squadre di soccorso sembra abbiano a disposizione anche dei sottomarini. Finora sono state tratte in salvo 18 persone e le operazioni proseguono a pieno regime nonostante le difficoltà causate dalla nebbia e dalla pioggia. Ancora 12 ore dopo si sentono rumori provenire dall’interno del relitto parzialmente affondato: si spera indichino la presenza di persone in vita intrappolate nella nave.
Il premier cinese Li Keqiang si è recato sul posto per coordinare i soccorsi.
(foto: www.cbc.ca)
Emanuela Innocenzi