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CILE - Torna a parlare uno dei 33 minatori liberati pochi giorni fa dalle profondità della terra e racconta gli stati d'animo di molti tra i 'sepolti vivi': fra di loro iniziava a farsi strada anche l'incubo 'cannibalismo'. A rivelare questo fatto è stato uno dei più giovani minatori, Richard Villarroel, di 23 anni, durante un'intervista alla stampa locale, facendo riferimento alle tre lunghe settimane precedenti a quando sono stati localizzati dai soccorritori [MORE]:
"Aspettavamo la morte, ci stavamo spegnendo, eravamo così magri. Io avevo perso 11 chili. Ho temuto di non poter vedere il figlio che mia moglie sta aspettando." Infine ammette di aver pensato di dover diventare cannibale per assicurarsi la sopravvivenza: "Dopo ci abbiamo scherzato su con gli altri ma solo dopo che ci hanno trovati."
Intanto si sta organizzando la partita di calcetto che verrà disputata il 25 ottobre in Cile tra i soccorritori ed i minatori: un altro modo per voltare pagina e cercare di dimenticare i momenti più delicati e dolorosi di questa vicenda.