Ciclismo, Vincenzo Nibali scrive all'Uci: "Io, simbolo di pulizia"
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Ciclismo, Vincenzo Nibali scrive all'Uci: "Io, simbolo di pulizia"

venerdì 3 aprile, 2015

GINEVRA, 3 APRILE 2015 - La battaglia Uci-Astana non è ancora finita. Dopo una riunione durata nove ore, dalle 10 alle 19, la Commissione licenze presieduta da Pierre Zappelli, non ha ancora pronunciato alcun verdetto sul caso Astana, contro la quale l’Uci ha chiesto la revoca della licenza pro-tour. Tutto è rinviato a venerdì 24, data la complessità del caso. Il team kazako avrà così la possibilità di produrre nuova documentazione. [MORE]

Presente nella stanza dell’hotel che ieri ha ospitato l’udienza, il team manager Alexandre Vinokourov. Nonostante non fosse fisicamente presente perché in ritiro sul Teide, a Tenerife, anche Vincenzo Nibali ha voluto far sentire la sua voce attraverso due pagine di email, inviate alla casella personale del presidente Zappelli. Il testo è stato stilato in francese dall'avvocato Fausto Malucchi, da sempre al fianco di Nibali. "Io scrivo a nome e per conto di Vincenzo Nibali, il capitano della squadra Astana, che vuole che voi conosciate i suoi pensieri affinché possiate prendere una decisione equa", recita il messaggio. "Nibali è riconosciuto universalmente come simbolo mondiale della lotta contro il doping, e crediamo che sia molto importante per una squadra avere come capitano un atleta di questo livello sul piano etico. Sul piano dell'immagine, è fondamentale per la credibilità della squadra, poiché il capitano è chiaramente l'atleta per il quale la squadra lavora, e l'uomo con la sua onestà e credibilità caratterizza il lavoro- prosegue il testo- Crediamo che la squadra che vince il Giro 2013 e il Tour 2014, e lo fa con il suo capitano Vincenzo Nibali, il numero 1 del ciclismo mondiale, allo stesso tempo tecnicamente e come simbolo di uno sport onesto e pulito, debba continuare a partecipare a tutte le competizioni. Nell'interesse superiore del ciclismo, dello sport, della giustizia".
Poi sul rapporto dell'istituto di Losanna e sulle 550 pagine dell’inchiesta penale di Padova, Nibali si è così espresso: "L'audit è certamente prezioso in termini di teoria pura, ma manca di elementi di confronto che lo rendono debole nella pratica. È il primo tentativo di valutare una squadra ciclistica, però considera soltanto l'Astana, non fa il confronto con altre squadre: manca il metro di paragone. Come si può dire che solo l'Astana non merita la conferma della licenza se lo studio non è fatto su tutte le squadre WorldTour?". Infine: "Il dossier non può essere utilizzato. Gli atti non sono stati ancora portati all'attenzione di un tribunale e non possono quindi essere considerati credibili e reali. L'inchiesta è ancora a uno stadio precoce". Infine, il campione siciliano ha fatto sapere che, se necessario, andrà a Ginevra per difendere il suo onore e la sua squadra.


(fonte: gazzetta.it)


[ foto: sportivissimo.me]

Antonella Sica
 


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