Cia e servizi segreti britannici di Sua Maestà a braccetto con Gheddafi
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TRIPOLI, 03 SETTEMBRE 2011- Dei documenti segreti, rinvenuti a Tripoli dopo la liberazione della città da parte degli insorti, hanno evidenziato, gli strettissimi e imbarazzanti rapporti di collaborazione negli ultimi anni tra i servizi segreti occidentali, in primis la Cia statunitense e l'Mi6 britannico, con il regime di Gheddafi. La scottante notizia viene riferita oggi dal quotidiano londinese ''The Independent'' e l'americano ''The Wall Street Journal''.[MORE] I due autorevoli giornali sostengono che il materiale, ritrovato nel quartier generale dell'Agenzia libica per la Sicurezza Esterna e negli uffici dell'ex ministro degli Esteri lealista Mussa Kussa, rivela come la Cia avesse coinvolto il rais nella sua controversa e discussa pratica della 'extraordinary rendition': i rapimenti clandestini e le detenzioni illegali di presunti terroristi, consegnati successivamente a Paesi terzi in cui vige un regime autoritario, malgrado fosse quasi certa la sorte di segregazione, tortura ed esecuzione sommaria che tali nazioni avrebbero inflitto. Molti sospetti furono condotti in Libia affinchè vi fossero sottoposti a interrogatori poco “ortodossi”. Agenti della Cia, per ordine dell'allora presidente George W. Bush, suggerivano, addirittura, ai toturatori libici le domande da porre ai detenuti.
Nel 2004 la Central Intelligence Agency stabili' perfino una "presenza permanente" nella capitale libica: ciò emerge da un messaggio inviato a Kussa, allora capo dell'intelligence, dal vice direttore dell'epoca, Stephen Kappes, responsabile diretto del programma di ''extraordinary rendition''. I servizi americani e britannici contraccambiarono fornendo al regime informazioni riservatissime su diversi dissidenti politici riparati all'estero.
Molti documenti scoperti sono infine dedicati alla storica visita nel Paese di sette anni fa compiuta da Tony Blair, allora primo ministro del Regno Unito, teatro nel 1988 della strage di Lockerbie costata 191 morti, in cui emergono dei rapporti di cooperazione assidua e “amichevole” tra gli 007 di sua Maestà e il regime di Gheddafi.
Davide Scaglione