Chiesa. Mons. Claudio Maniago visita il Sai di Fondazione Città Solidale
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Natale è per eccellenza il giorno del dono, il giorno di Dio che si fa Dono per l’umanità, incarnandosi in un bimbo nato in una mangiatoia. È non c’è regalo più grande di un abbraccio, di una parola di conforto, di un incontro.
È quanto è avvenuto ai minori ospiti del SAI Catanzaro Minori con sede a Squillace e gestito da Fondazione Città Solidale. I giovani migranti, infatti, hanno ricevuto nella giornata di Natale, 25 dicembre, il dono della visita del Padre e Pastore della nostra Chiesa, Monsignor Claudio Maniago, che dopo aver celebrato l’Eucarestia nella Concattedrale, ha bussato alla porta di quegli “ultimi” di cui la sua Diocesi, ed in particolare Città Solidale, si prende cura ormai da anni. Una visita breve ma carica di emozioni, in cui a fare gli onori di “casa” c’era il Presidente di Città Solidale con l’equipe multidisciplinare del SAI.
I più entusiasti si sono dimostrati gli ospiti che hanno potuto apprezzare il valore di un incontro così prezioso in un giorno importante per i Cristiani e che hanno saputo dare valore alla festa, nonostante le diverse professioni di fede. Una visita della struttura ed il racconto di quanto si fa per queste giovani vite, affaticate da un passato di fuga e da un viaggio della speranza: attività, laboratori, collaborazioni…
Sua Eccellenza ha ascoltato tutto con profonda attenzione e con lo sguardo amorevole del “Pastore che si prende cura di ogni singola pecorella”. Amorevolezza che i giovani ospiti hanno assaporato ed apprezzato ed hanno voluto ricambiare non solo con un momento di convivialità, ma anche con simboli concreti. In particolare, Sory, giovane ospite maliano, ha consegnato nelle mani del Vescovo due pergamene incorniciate con una Sura del Corano e alcune frasi tratte dal documento sulla Fratellanza Umana – per la pace mondiale e la convivenza comune – dono molto apprezzato che ha dato lo spunto a Monsignor Maniago per esortare i presenti a vivere nella fratellanza e nella comunione dei popoli. “Oggi è festa per tutti noi, ci scopriamo fratelli, dunque siamo tutti d’accordo che dobbiamo impegnarci a costruire e custodire la Pace”, ha detto il Vescovo.
Un messaggio forte ed importante, accompagnato da una presenza tangibile in una giornata in cui il Dio di tutti si è fatto bambino per salvarci e portare nel mondo la sua Parola di amore e la sua testimonianza di vita. Un brindisi ed un aperitivo hanno poi concluso un momento intenso.