A Chianciano arriva il TATS, Turismo Archeologico Termale Sanitario
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Roma, 30 maggio 2023 - A Chianciano nasce l'idea del TATS. In un mondo di parole sempre più complicate, è bene tradurre subito questo nuovo acronimo che sta per Turismo Archeologico Termale Sanitario. Sono, infatti, queste le chiavi di accesso con cui la nota città termale toscana aprirà le porte della sua offerta turistica 2023.
A promuovere gli aspetti e l’importanza di questa nuova offerta turistica è stato l’IWW, l’Italian Women in the World, che operando come Ente del Terzo Settore, nell’ultimo fine settimana di maggio presso il Savoia Palace, storico albergo caro alla Regina Margherita, ha presentato insieme alla municipalità locale e con il patrocinio del Ministero del Turismo, questo nuovo progetto turistico.
Puntando, non solo sulla proverbiale ospitalità della zona, questo nuovo percorso intende promuovere l’archeologia insieme al benessere termale facendo contestualmente emergere nuovi elementi in grado di rendere l’esperienza del soggiorno a Chianciano un unicum irripetibile capace di valorizzare la storia etrusca del territorio, i prodotti delle Terre di Siena e la tradizionale accoglienza.
Seguendo le tracce del poeta Orazio, si sta solertemente operando per dar vita ad una rete territoriale integrata all’esistente filiera termale che sappia però tenere ancor più in conto le caratteristiche e le vocazioni di questo scorcio della Toscana, dove il territorio consente di scoprire la suggestione delle radici etrusche, in continuità con quanto già espresso in questa zona attraverso iniziative che sono già state di successo.
L’archeologia termale a Chianciano apre spazi suggestivi e incantevoli che, partendo dal bosco di Fucoli dove vicino ad una delle più antiche sorgenti curative del circondario è stato recuperato il frontone di un tempio etrusco con un’incantevole figura dedicata alla Dea Thesan, arriva a coniugarsi con l’esperienza medico-termale del Longevity chek-up avviato già presso gli stabilimenti laziali di Fiuggi.
L’obiettivo è sicuramente quello di attrarre visitatori che non restino però più solo come pazienti in cura, ma diventino invece ospiti longevi di questa cittadina termale, dove le radici etrusche sono conservate oggi in uno dei giacimenti più importanti che, di questa antica civiltà, è custodito tra interi corredi funerari, ceramiche di eccezionale pregio e vasi Canopi cinerari nel locale Museo Archeologico.