Cgil: diga del Melito
Politica Calabria

Cgil: diga del Melito

mercoledì 30 giugno, 2010

CATANZARO - C’è il brutto vezzo, ormai, per chi ricopre cariche Istituzionali e Pubbliche, che è quello di continuare a sbagliare e di non mettere mai in discussione il proprio mandato. Non si capisce bene infatti se il presidente dell’Urbi Calabria, Grazioso Manno, con la decisione di arrendersi rispetto alla vicenda della “Diga del Melito” abbia rassegnato o meno le sue dimissioni.[MORE]
Se il presidente Manno avesse sentito quelle che all’epoca dei fatti non esitò a definire “Cassandre” forse oggi staremmo ragionando in termini diversi.
Invitiamo il presidente Manno, tutti i cittadini, le altre Organizzazioni Sindacali, le Istituzioni e le varie Forze Politiche, a rileggere i comunicati diramati dal Consorzio nel maggio 2008 e quelli della Fillea Cgil.
Purtroppo lo avevamo detto: se si continua così, i lavori salteranno ed il rischio è quello di non realizzare l’Opera. Il Presidente e i suoi collaboratori affermavano il contrario “La diga si farà” annunciavano i Comunicati di allora.
Anziché ascoltare le posizioni della Cgil, si è preferito sbattere alle porte l’Impresa che aveva in appalto i lavori (Astaldi spa) per farli eseguire “in economia”, così ci spiegò Manno, ad una impresa di gradimento del Consorzio.
Risultato? Molto probabilmente si dovrà pagare una grossa cifra all’Astaldi spa per l’avventata rescissione del contratto. Sicuramente, se non si interviene, l’invaso non si realizzerà col risultato che un intero territorio rimarrà deturpato.
Ci rivolgiamo a quei soggetti Istituzionali, Sindacali, Politici che nel maggio 2008 hanno espresso tutte in coro vicinanza e solidarietà al presidente Manno. In particolare all’attuale Presidente del Consiglio della Regione Calabria, on.le Franco Talarico, per sollecitare da subito un tavolo con i soggetti interessati a partire dal Ministero delle Infrastrutture per capire come si possa oggi, riprendere in mano la situazione, modificare il progetto, riappaltare i lavori e concluderli.

Crediamo che i Sindaci e le Istituzioni interessate vadano coinvolti in questo processo, così come lo debbono essere le Organizzazioni Sindacali, anche quelle che sostenevano e difendevano a spada tratta il Presidente Manno.
Crediamo che non si possa buttare via il bambino e l’acqua sporca. Perché nel frattempo ci sono i lavoratori attualmente in carico al Consorzio e all’impresa esecutrice da difendere.
Crediamo che la “Diga sul Melito” si debba realizzare. Perché è un’opera importantissima e necessaria per il futuro della Calabria.
Crediamo che i cittadini debbano essere interessati in questo processo e noi come Cgil faremo la nostra parte.

Infine una considerazione: il presidente Manno è riuscito in un solo colpo a non realizzare la Diga, a causare danni ai cittadini contribuenti (perché se l’Astaldi vincerà in tribunale bisognerà sborsare alla società il costo del contratto d’appalto), a lasciare un territorio completamente deturpato, ad incentivare la disoccupazione (poiché i lavoratori impegnati nella Diga sono stati trasferiti su richiesta del Sindacato a lavorare nella costruzione della nuova statale 106, impedendo nuove assunzioni); tutto questo è sufficiente per fargli pensare di rassegnare le dimissioni?

 

Giuseppe Valentino
Segretario Generale
Cgil Catanzaro - Lamezia


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Politica.