Cesare Battisti chiede un "giusto" processo a Napolitano


FIRENZE, 01 FEBBRAIO 2012- ''Signor presidente Napolitano, mi dia la possibilità di difendermi. Di presentarmi di fronte ad un tribunale, oggi in Italia, e di potermi difendere, di rispondere ad un interrogatorio vero, come non e' mai successo, e così io mi comprometto a rispondere delle mie responsabilità d fronte alla giustizia italiana''.
E’ questo l’accorato appello con cui Cesare Battisti, dal Brasile, torna a far parlare di sé. Nell’intervista concessa alle Iene (in onda domani alle 21.10 su Italia1), l’ex terrorista dei Proletari armati per il Comunismo, condannato in contumacia per quattro omicidi, va oltre la “semplice” richiesta di un processo “vero” e riferendosi a Giorgio Napolitano aggiunge con il solito tono polemico e sprezzante “Napolitano mi pare che in quegli anni era uno dei massimi avversari del movimento rivoluzionario, quindi pare che sia rimasto avversario...Secondo me, Napolitano sa benissimo chi sono, cosa ho fatto e cosa non ho fatto. Non ha bisogno che io glielo dica. Anche perché se io glielo dico lui non ci crede. E secondo me anche se ci crede non ha nessuna intenzione di crederci, di diffonderlo. Semplicemente perché Napolitano a me sembra davvero un irriducibile degli anni '70, dell'ex P.C.stalinista ecc. ecc. A me non sembra che Napolitano sia la persona adeguata per dire oggi all'Italia 'Giriamo la pagina, dimentichiamo il passato, riconosciamo le responsabilita', riconosciamo la storia, riappacifichiamoci'. Non mi pare che Napolitano stia dando esempio di questo''.[MORE]
Battisti, oggi 58enne, ha affermato di considerarsi uno scrittore perche' vive di questo e di essere ancora un “militante” e di “non aver mai smesso di esserlo”.
Puntualizza di aver usato le armi negli anni 70 nelle azioni terroristiche ma di non aver mai sparato a un essere umano. Infine dalla sua casa di Cananéia, nello stato di San Paolo, dove vive con la compagna 27enne, giudica la lotta armata un errore che gli ha cambiato la vita. Già, la vita. La stessa che egli, secondo la giustizia italiana, ha spezzato a quattro persone.
Davide Scaglione