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CAGLIARI, 21 OTTOBRE 2011- Che il cellulare sia prepotentemente entrato a far parte della quotidianità di tutti noi è indiscutibile, come altrettanto lo è il fatto che periodicamente sia stato lanciato l’allarme circa la possibilità che un suo uso prolungato possa mettere in pericolo la nostra salute. [MORE]
Nei mesi scorsi era stato presentato il risultato dello studio condotto dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc), dal quale era emerso che le onde radio emesse dai telefonini fossero potenzialmente cancerogene, ma il nuovo maxi studio danese, reso noto oggi, parrebbe smentire il precedente risultato. L’uso prolungato del telefonino non aumenta dunque il rischio di cancro al cervello, questo è quanto emerso dallo studio condotto da Patrizia Frei dell'istituto di Epidemiologia dei Tumori di Copenhagen. L'indagine, pubblicata sul British Medical Journal, è stata condotta da numerosi esperti che hanno monitorato 358.403 possessori di telefonini, di almeno trent’anni, per un lungo arco temporale, 18 anni, non rilevando alcuna associazione tra telefonini e tumori. Durante il periodo di follow up, 1990-2007, i casi di tumore al cervello registrati sono stati 10.729 ma non è emersa alcuna differenza di rischio tra coloro che utilizzano il telefonino da molti anni e coloro che non lo usano mai. I ricercatori del Danish Institute of Cancer Epidemiology hanno così dimostrato che l'insorgenza della malattia e' la stessa indipendentemente dall'uso del cellulare.
Certo il dibattito su cellulari e tumori è aperto da anni, da allora, tra attacchi e smentite, sono stati condotti numerosissimi studi che tuttavia non sono mai giunti ad una risposta definitiva. Lo studio danese sembrerebbe però offrire maggiori sicurezze. Come ha spiegato Patrizia Frei, rispetto agli studi sino ad ora effettuati, ha alcuni punti di forza, come il fatto che non si è basato su informazioni soggettive, e quindi potenzialmente inattendibili, ma sui dati degli abbonamenti a gestori di telefonia mobile, pertanto informazioni inequivocabili.
Il monitoraggio effettuato dal Danish Institute of Cancer Epidemiology non ha mostrato, anche dopo dieci anni di telefonate, un aumento di rischio tumori del sistema nervoso centrale, ma è stata monitorata solo la popolazione con un età maggiore ai trent’anni, nata in Danimarca dopo il 1925; per chi utilizza il cellulare da più di 15 anni l’interrogativo “il cellulare fa male o no?” resta ancora aperto!
A prescindere da tutti gli studi e le accuse, più o meno fondate, il numero di persone che usa il cellulare è in continuo aumento, nel mondo ci sono 5 miliardi di cellulari e gli italiani ne hanno in media due a testa.
Sara Marci