Celebrata a Lamezia la Giornata Internazionale della Donna  nel ricordo di Tina Anselmi
Societa' Calabria

Celebrata a Lamezia la Giornata Internazionale della Donna nel ricordo di Tina Anselmi

venerdì 10 marzo, 2017

LAMEZIA TERME 10 MARZO - ina Anselmi, la prima donna che ha ricoperto la carica di ministro della Repubblica e che ha legato il suo nome alle battaglie per la giustizia sociale e all’emancipazione femminile, è stata ricordata , in occasione della Giornata Internazionale della Donna, attraverso la presentazione del libro della scrittrice Anna Vinci “Storia di una passione politica” nel corso di un incontro moderato dalla vicepresidente dell’Uniter Costanza Falvo D’Urso e organizzato al Teatro Umberto di Lamezia Terme dall’Uniter, dal Soroptimist Club, dalla Fidapa, presieduti rispettivamente da Italo Leone, Lucia Greco e Angela De Sensi Frontera. Sul palco, accanto alle relatrici, una sedia vuota, ricoperta di un drappo rosso, per simboleggiare le donne che hanno subito e continuano a subire violenza. [MORE]

La scrittrice Anna Vinci ha tracciato il percorso politico e sociale della straordinaria Tina Anselmi che conobbe personalmente e che negli anni ’70, quando era ancora una giovane giornalista, le concesse un’importante intervista da cui trae origine il suo libro, frutto di anni di lavoro. « Sì, facciamolo questo libro, così faremo ingelosire le giornaliste importanti» fu la risposta di Tina Anselmi nel dare il suo pieno consenso alla pubblicazione del libro. Tina Anselmi, nata a Castelfranco Veneto nel 1927 in una famiglia cattolica antifascista, è deceduta nella sua abitazione il 1° novembre 2016. « Quel giorno in cui è morta ci hanno chiamato ed io non l’ho vista mai tanto bella, lo dico con rispetto: una figura ieratica che dava l’idea di una persona che aveva compiuto il suo percorso. La sorella mise nella bara la foto del partigiano che lei aveva tanto amato, una rosa e il crocefisso» ha affermato Anna Vinci mettendo in luce il carattere dispettoso ed ironico e l’eccezionale forza della parlamentare attinta sia dalla sua identità che dalle donne della famiglia. Infatti il suo punto di riferimento era la nonna che la portava con sé per scegliere i prodotti della terra. «Ho imparato molto dalla scelta dei prodotti della terra» diceva Tina Anselmi.

Procedendo nel racconto autobiografico, Anna Vinci ha preso le mosse dal momento in cui Tina Anselmi decise di entrare nella Resistenza in seguito all’impiccagione di un gruppo giovani partigiani di fronte ai quali non riuscì a « volgere lo sguardo dall’altra parte». L’autrice ha poi sottolineato i punti salienti della vita di Tina Anselmi nel dopoguerra identificabili nell’ impegno profuso nella Democrazia Cristiana e nel sindacato, nel periodo del rapimento e assassinio di Aldo Moro ( 1978) durante il quale la parlamentare fu chiamata a fare da staffetta fra la famiglia e il partito che aveva scelto di non trattare con i terroristi per la salvezza del suo leader. Secondo Tina Anselmi, formatasi nel confronto con personaggi quali Dossetti, De Gasperi, Pertini, Di Vittorio, Togliatti, quello di Aldo Moro fu « un assassinio politico e la più grande tragedia politica che si abbatté sul Paese» . Altri importanti incarichi segnarono la vita di Tina Anselmi come quello del ministero della Sanità, di Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia P2 e della Commissione Nazionale sulle conseguenze delle leggi razziali sulla comunità ebrea.

L’argomento in oggetto è stato approfondito, con il richiamo alle conquiste ottenute dalle donne e alle discriminazioni e violenze subite nel tempo, attraverso i vari interventi tra cui quello del vescovo emerito di Lamezia Terme Vincenzo Rimedio, che ha evidenziato la positività del ricordo di Tina Anselmi, donna energica, che è riuscita a compiere il progetto di vita all’insegna della fede. Anche l’assessore alla Cultura Graziella Astorino ha rimarcato il concetto della fede nel percorso della parlamentare nella quale si è riconosciuta ed ha auspicato la costruzione di una politica democratica mentre il sindaco Paolo Mascaro ha dichiarato, tra l’altro, che la barbarie, dominante nel mondo, può essere sconfitta dalla sensibilità femminile.
Foto: Lucia Greco - Angela De Sensi Frontera- Anna Vinci - Costanza Falvo D’Urso

Lina Latelli Nucifero

 


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