Catanzaropoli: Lomonaco, finalmente e' giunta l'ora della verita'
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CATANZARO, 3 MAZO 2016 - "Apprendo, come al solito, dai giornali della richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura della Repubblica nella cancelleria del Giudice per l'Udienza preliminare con riferimento al cosiddetto processo "Catanzaropoli". Al di la' dei toni d'enfasi che, ogni volta, caratterizzano mediaticamente la diffusione delle medesime notizie inerenti detta vicenda processuale, non posso che ribadire, anche in questa fase, la mia piena fiducia nella Magistratura, nella ferma convinzione che, al termine del processo, sara' ristabilita la verita' dei fatti oggetto di giudizio". Lo dichiara Massimo Lomonaco, ex assesosre comunale, in riferimento alla vicenda giudiziaria che lo riguarda. [MORE]
"Nel corso della conferenza stampa indetta all'indomani della diffusione dell'indagine, - ricorda - dopo aver chiarito politicamente, anche con riferimenti documentali, la mia estraneita' alle ingiuste accuse provvisoriamente addebitatemi, ho ritenuto doveroso mantenere un religioso silenzio e attendere che i fatti venissero accertati nelle Sedi a cio' deputate, vale a dire le aule di giustizia. Ovviamente, non intendo rompere questo silenzio. Rilevo, pero', che finalmente si avvicina il momento nel quale, con l'ausilio dei miei avvocati, potro' rappresentare ai Giudici la mia versione dei fatti e sottoporre al loro vaglio la mia condotta di amministratore, rispetto alla quale - non si dimentichi - in buona sostanza mi si contesta la partecipazione a un reato associativo per 400 euro piuttosto che il delitto di peculato per un ipotetico danno di 250 euro (intelligenti pauca!).
Il tentativo, maldestro, poi, da parte di alcuni detrattori, di sovrapporre agli addebiti elementi estranei ai "contenuti" processuali, e' la dimostrazione dell'esistenza di una strategia (neppure troppo velata) tesa ad utilizzare strumentalmente detta vicenda per eliminarmi politicamente. Stiano sereni i miei avversari, - conclude - continuero' ancora a fare politica nell'interesse della collettivita', come ho sempre fatto per oltre 40 anni - senza mai varcare la soglia di un Tribunale e apprendendo solo a 60 anni di come sia strutturato un avviso di garanzia - e a difendere la mia onorabilita' nelle sedi preposte, nell'intima convinzione che il tempo e' galantuomo". (Agi)