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CATANZARO - Ancora nessuna notizia in merito alla Scuola di Magistratura. Quella che doveva costituire una grande opportunità sotto il profilo culturale e giuridico (ed anche economico-ricettivo) per la nostra città rischia di rimanere solo una chimera. Purtuttavia, noi, francamente, non ci stiamo. Se il Ministero ha individuato la sede della Scuola nella nostra città e se già il TAR del Lazio ha avallato tale decisione, non è dato capire perché tutto ciò che riguarda la nostra città sia rallentato o finanche immobilizzato.[MORE] Il Ministero della Giustizia sta mantenendo, ad oggi, una condotta totalmente omissiva e non ha dato alcun seguito alle rassicurazioni che oltre un anno fa il Ministro in persona aveva dato ad una delegazione di nostri politici. Se però i nostri politici non alzano la voce e non fanno valere i diritti della nostra città, noi, nel nostro piccolo, non ci appiattiamo sull’inerzia di una politica locale incolore e senza artigli. Per questa ragione, nella qualità di Associazione portatrice di interessi esponenziali e collettivi, abbiamo dato incarico al Presidente Avv. Francesco Pitaro al fine di valutare se vi sono i presupposti per trascinare davanti al TAR il Ministero della Giustizia e obbligarlo a dare esecuzione agli atti amministrativi, efficaci ed esecutivi, che hanno individuato nella città di Catanzaro la sede della Scuola di Magistratura per il distretto Sud d’Italia. In questo chiediamo, sin d’ora, la collaborazione e l’adesione, già in parte pervenuteci, delle associazioni cittadine e dei catanzaresi che non si rassegnano a subire sempre schiaffi e soprusi, perché la battaglia per la Scuola di Magistratura è una battaglia non solo di legalità e di rispetto dei diritti riconosciuti ma anche diretta a dare alla nostra città un ruolo centrale e ultraregionale e competitivo.