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Catanzaro, 8 aprile - Lunedì prossimo in scena la Calabria tra Risorgimento e Unità d’italia
Sanguinis Effusione è il titolo che, volutamente, è stato strappato dallo stemma del Comune di Catanzaro e nel quale si racchiude la storia vibrante di un popolo che nei tempi più remoti ha saputo difendere la sua città, rappresentando il coraggioso contributo che la Calabria ha dato, prima, al Risorgimento e ai moti che lo hanno animato e, poi, all’Unità d’Italia[MORE] Lo spettacolo sarà portato in scena a Catanzaro, presso l’Auditorium Casalinuovo, lunedì 11 aprile alle ore 19. Previste anche due matinée per le scuole: lunedì 11 e martedì 12, ore 9.00/11.00.
Un progetto fortemente voluto e promosso dall’Assessorato della Cultura del Comune di Catanzaro, che vuole essere un omaggio all’attore Pino Michienzi, il quale sarebbe dovuto essere uno dei protagonisti, prima del tragico episodio dello scorso 6 febbraio.
Il lavoro si compone di una squadra affiatata: da un’idea di Franco Cimino; testi di Francesca Prestia, Cesare Mulè e Antonio Caroleo; Mario Maruca e Luca Michienzi (attori); Rita Diaco (costumista e sarta); Sergio Uccello (chitarra), Luciano Spagnolo (violino), Salvatore Fiorentino (violoncello), Alessandro Sansalone (fisarmonica), Simonetta Santoro (tamburello), Fabio Tropea (percussioni).
Molti furono i calabresi ed i catanzaresi che spesero le loro energie e la loro vita per la conquista dell’unità ed indipendenza italiana: Guglielmo Pepe, Francesco Stocco, Giuseppe e Raffaele Poerio, Bernardo De Riso, Michele Morelli, Luigi Salvati, Giacinto De Jesse, Luigi Pascali, Francesco Monaco, ed altri ancora…
Uno spettacolo per raccontare gli episodi più salienti del passaggio di Garibaldi in Calabria e delle migliaia di calabresi e meridionali (i martiri di Gerace, di Cosenza, i Fratelli Bandiera) che indossarono la giubba rossa di garibaldino per combattere al fianco del grande condottiero.
La storia delle brigantesse Generosa Cardamone (Castagna di Catanzaro), Francesca La Gamba (Palmi), Filomena Pennacchio (Caselvecchio di Puglia), Michelina De Cesare (Caspoli, provincia di Caserta) per leggere il fenomeno del brigantaggio come una forma d’espressione violenta del malcontento, dovuto alla fame, alla povertà, all’oppressione, all’ingiustizia subita, del popolo contadino nel Meridione d’Italia.
Per ricordare che durante il Risorgimento italiano, i calabresi espressero il coraggio e sacrificarono la vita per i loro ideali dando un significativo contributo affinché si potesse raggiungere la tanto sospirata Unità d’Italia.
Un percorso di riscoperta storica e di celebrazioni dello Stato unitario, per cercare di trarre dalle proprie radici fresca linfa per rinforzare l’orgoglio di appartenenza alla propria regione e allo Stato italiano.
Un appuntamento molto importante che rientra nell’ambito dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia e negli eventi previsti durante la “Settimana della Cultura” organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Catanzaro.
Mario Sei