Catanzaro: operazione "Acqua sporca 2", 10 avvisi di garanzia
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CATANZARO, 11 FEBBRAIO 2015 – Sono scattati dieci avvisi di garanzia, notificati in varie città italiane - a Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio Calabria, Bologna, Ragusa e Roma - dai carabinieri del Nas di Catanzaro, rispettivamente a sette funzionari della Regione Calabria e tre dirigenti di società, per i reati di truffa, avvelenamento colposo di acque, abuso e omissione d'ufficio e falso, in relazione all’inchiesta “Acqua sporca 2”, coordinata dal sostituto procuratore di Vibo Valentia Michele Sirgiovanni. [MORE]
In particolare, secondo l’accusa, acqua non potabile, mai analizzata e prelevata dall'invaso Alaco, sarebbe stata immessa nella rete idrica pubblica delle province di Vibo Valentia e Catanzaro. I militari del nucleo Nas hanno compiuto una serie di perquisizioni e acquisizioni di atti nei dipartimenti Ambiente, Obiettivi strategici e Lavori pubblici della Regione Calabria, e nei confronti di tre società - di cui due site nella capitale e una a Vibo.
Nel corso delle indagini, è stata scoperta altresì una distrazione di fondi, destinati in origine all'implementazione tecnico-organizzativa dell'Arpacal, ma dirottati verso un'azienda privata.
Gli impianti dell'acquedotto Alaco, già in passato erano finiti al centro di un’altra inchiesta della Procura di Vibo Valentia (del maggio 2012), motivata da carenze igienico-strutturali e sfociata nella richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di ventisei indagati, tra funzionari e amministratori pubblici e dirigenti della Sorical, società che gestiva le risorse idriche calabresi.
Domenico Carelli
(Foto: alessandrianews.it)