I tempi sono maturi per riportare il Consiglio Regionale nel capoluogo
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CATANZARO 30 GENNAIO 2016 - La visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, conferisce certamente un suggello prestigioso all’inaugurazione della Cittadella Regionale di Catanzaro, un’opera attesa da decenni e che oggi deve rappresentare non solo l’efficienza burocratico-amministrativa grazie ad una struttura così importante che finalmente riunisce in sé tutti gli assessorati e gli uffici dell’esecutivo regionale, finora dispersi di qua e di là con enorme spreco di denaro pubblico in fitti esorbitanti, ma deve significare anche l’efficienza politica e il simbolo di unità regionale da cui la Calabria deve saper ripartire. [MORE]
A tal proposito ci piace evidenziare le parole di Mattarella che, nelle prime battute del suo discorso, “richiama la responsabilità di tutti ad un rinnovamento”. In questo monito a noi piace leggere anche l’invito a guardare avanti senza più i compromessi e i particolarismi che hanno caratterizzato il passato e che hanno visto la creazione, del tutto illogica e per niente funzionale, dell’anomalo dualismo istituzionale calabrese a causa del quale oggi ci ritroviamo con un Consiglio Regionale stranamente non ubicato nel capoluogo!
Se la politica vorrà e saprà rappresentarsi in modo nuovo, abbia allora il coraggio di ripartire in modo nuovo anche sotto questo profilo del duopolio istituzionale: lo si elimini, si abbia il coraggio di offrire ai calabresi un’unica sede, a Catanzaro, che tenga insieme Consiglio Regionale e Giunta Regionale nel capoluogo. Così come accade nel resto d’Italia.
È questa un’esigenza che si sta avvertendo e sta crescendo in Calabria.
“La buona politica, insomma, ha molto da fare. E guai a nascondersi dietro vecchi alibi funzionali al permanere dello status quo”: sono sempre parole del presidente Mattarella che, a nostro avviso, ben si adattano alla situazione che stiamo analizzando, ovvero alla volontà, alla capacità, alla maturità, alla responsabilità delle classi dirigente e politica calabresi a cui noi oggi chiediamo – all’indomani dell’inaugurazione della Cittadella – di dimostrare con i fatti concreti se tale maturità sia presente o se vogliamo continuare a campare con le due insostenibili ed antieconomiche sedi, quella di Catanzaro e quella di Reggio.
Si affronti la questione. Si abbia il coraggio di farlo. E’ sufficiente una legge regionale per ripristinare l’ordine istituzionale e restituire al capoluogo le sue prerogative, nell’interezza del ruolo e delle mansioni. Sarà un vantaggio per tutti i calabresi e la regione Calabria potrà rappresentarsi, tanto al suo interno quanto al suo esterno, come una Regione unita e lontana dagli sciocchi particolarismi che l’hanno danneggiata.
Infine ci sfuggono i motivi per i quali il governatore Mario Oliverio abbia inaugurato la Cittadella Regionale senza averla ancora dedicata come “PALAZZO DEGLI ITALI”. Davvero non riusciamo a comprendere quale contrattempo abbia determinato tale mancanza in un giorno, quello dell’inaugurazione appunto, ed alla presenza del Presidente della Repubblica, che a noi francamente sembrava il più consono per questa bellissima e appropriata intitolazione che ricorda a tutta la Nazione dov’è che è nato il nome Italia.
Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”