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Riceviamo e pubblichiamo
Ancora errori sul capoluogo regionale. Ma il problema non è l’ignoranza in “buona fede” bensì la “cattiva fede” della politica
CATANZARO, 09 LUGLIO 2015 - Apprendiamo che il padiglione Eataly allestito presso l’Expo presenta un grossolano e clamoroso errore che riguarda la nostra regione: pare infatti che sia indicata Reggio come città capoluogo della Calabria!
A questo genere di strafalcioni siamo, nostro malgrado, abituati, essendoci persuasi che se tale abbaglio è in parte figlio di pura ignoranza, dall’altro soggiace alla superficialità con cui le istituzioni locali hanno da sempre approcciato la questione, con una frivolezza che liscia il pelo ad una sorta di vigliaccheria diplomatica; la stessa che impedisce di intavolare – a livello regionale – una discussione concreta che porti al superamento dell’anacronistico e dispendioso duopolio esistente in Calabria. [MORE]
L’auspicio è quello di giungere finalmente alla riunificazione di Consiglio e Giunta Regionali presso la sede naturale, ossia Catanzaro; tanto più che la medesima desiderabile finalità trova conforto non soltanto in ragioni storiche e geografiche ma oggi anche in quell’urgenza inerente all’eliminazione di sprechi pubblici come quelli rappresentati e prodotti dall’inutile duplicazione di sedi istituzionali in Calabria.
Dunque, e lo diciamo senza ironia, se lo svarione all’Expo di Eataly ci fa sorridere o al limite compatire l’ignoranza dei collaboratori di Farinetti, non altrettanto possiamo affermare circa le istituzioni calabresi che, sulla questione, dovrebbero avere voce in capitolo e dimostrare un pizzico di dignità culturale andando ad incidere su un equivoco ormai insopportabile, e intervenendo perciò senza timidezza. [MORE]
Soprassedere ogni volta su queste faccende con l’alibi che si tratta di ignoranza altrui, o che esistono problemi ben più gravi, è il più comodo dello scaricabarile. Non solo: è un modo assai pratico per consolidare nell’opinione pubblica un’idea oggettivamente sbagliata, la quale poi si declina in vario modo, per esempio con il continuo scavalcamento di Catanzaro, in quanto capoluogo di regione, nella scelta di insediarvi enti e uffici di valenza regionale o di decentramento ministeriale. Al riguardo gli esempi sono innumerevoli e si sono prodotti sistematicamente con strafottente continuità sin dagli anni Settanta e fino a poche settimane fa, con il dirottamento della Direzione Regionale della Motorizzazione civile.
A fronte di tutto questo, della papera fatta da Eataly francamente ci importa poco se non fosse che essa suggella la superficialità di una problematica su cui il nostro Movimento pone l’accento da diversi anni. Ancora ricordiamo Gianna Fregonara, moglie dell’allora presidente Enrico Letta, parlare nel dicembre 2013 di Reggio come capoluogo calabrese sul Corriere della Sera; qualche mese prima era stato Bersani a commettere lo stesso errore a Ballarò: anche in quei casi non restammo impressionati dall’ignoranza in buona fede di chi sbagliò, ma dalla cattiva fede di chi, politicamente, ieri come oggi, mostra un’indisponente superficialità sul tema del capoluogo. E dunque delle sue prerogative, delle sue funzioni, del suo ruolo, a vantaggio di un corretto ordine istituzionale per l’intera Calabria e di un sicuro risparmio per le casse pubbliche. Oltre che per quelle cultural-geografiche.
Notizia segnalata da (Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”)