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Catanzaro 18 agosto 2012 - Ha ragione l’on. Mario Tassone quando afferma che il rinnovamento della classe dirigente in politica passa attraverso la restituzione della scelta ai cittadini, anche perché questa appare come l’unico viatico per una nuova stagione della politica, dai molti percepita, oggi in particolare, come un abuso!
Che l’on. Mario Tassone sia un gentleman della politica, questo è un fatto innegabile, per come è innegabile il suo radicamento ai valori cristiani, dell’amicizia, della lealtà, del perdono, dell’ascolto, della famiglia ed a tanti altri che negli anni ha dimostrato, con il suo operato.
Il suo è stato un lungo cammino - solo nelle istituzioni - tanto da consentirgli il primato negli annali di permanenza alla Camera dei Deputati.
Ma se la vita, soprattutto quella politica, è fatta di risultati, allora i primati possono essere certamente positivi, per come esistono quelli (meno)positivi ed anche quelli hanno la legittimità di essere considerati, quantomeno per un dovere di equilibrio e, per dare contezza ai cittadini – elettori – che siamo sempre nel solco dell’umano e non dei primati ![MORE]
Per noi la politica resta un primato, non già gli uomini che la servono, o che se ne servono. Per noi in politica le medaglie olimpioniche le rilasciano i cittadini, gli elettori e quanti servono la politica, o hanno servito la politica, con umiltà, magari annichiliti difronte a logiche bizantine, dove la difesa del primato del singolo e della sua corte, diventa primato sul bene comune, il tutto ammantato da un buonismo di facciata che nasconde lotte intestine, regicidi o abdicazioni in pectore.
E’ giusto allora che la riforma elettorale restituisca la scelta ai cittadini, solo allora, anche l’on. Tassone dovrà tornare a confrontarsi con il popolo, rispondendo certamente dei suoi meriti, ma giustificando anche i suoi demeriti degli ultimi anni, con particolare attenzione alla città di Catanzaro.
Quella città che lo ha visto candidato a sindaco nel solo intendo di far naufragare un progetto politico a lui non gradito e che, insieme a Traversa ha portato sulla poltrona di sindaco Rosario Olivo, che nel suo illuminato quinquennio di amministrazione, ci ha restituito una città a brandelli, moribonda e senza una traccia di speranza.
Lo stesso quinquennio che l’on. Tassone ha usato per fare il consigliere di opposizione ad una maggioranza da lui voluta ed eletta sottotraccia.
Ma se sbagliare è umano, allora perseverare è diabolico: e qui torna alla mente l’ultima esperienza elettorale cittadina, dove l’Udc catanzarese ha subito il diktat dell’on. Tassone e di Tassone jr. per una corsa in solitaria, contro il sindaco Abramo e, palesemente a sostegno dell’altra parte qualora si fosse pervenuti al ballottaggio.
Certo le scelte politiche hanno una loro dignità ed una loro ragione che noi non contestiamo, contestiamo semmai le motivazioni, che non c’erano e non ci sono ancora, le stesse che hanno svuotato il partito dell’Udc a Catanzaro, dove i tanti militanti ed appartenenti, forse modesti nel pedigree politico sono andati via…nella certezza che dietro a tutto si nasconde il passaggio del testimone.
Sarà la storia a valutare i bilanci ed i primati dei singoli, noi che siamo umani li definiamo insoddisfacenti, quantomeno per il tempo occorso lungo 34anni!
“I Quartieri” - movimento politico