Catanzaro: ennesimo scippo a Viale Isonzo
Cronaca Calabria

Catanzaro: ennesimo scippo a Viale Isonzo

giovedì 21 aprile, 2011

CATANZARO, 21 APRILE 2011 - Un'anziana donna, mentre si recava alla Lavanda dei piedi del Giovedì Santo, è stata scippata, poche ore fa, da un giovane, pare di etnia rom, a Viale Isonzo, zona ormai allo sbaraglio di Catanzaro, per la delinquenza e i numerosi reati commessi dagli abitanti rom del quartiere. L'ennesimo scippo, ha lasciati sgomenti i testimoni e fa montare la rabbia per l'abbandono dei politici e delle forze di polizia. "Non deve restare impunito" riferiscono alcuni ragazzi presenti durante il fatto, che hanno rincorso, inutilmente, il malvivente e soccorso la signora. “Siamo stanchi di questa situazione!” raccontano, mentre la polizia giunta sul luogo, ascolta le dichiarazioni della signora e dei testimoni, all’interno della Chiesa, divenuta “commissariato per l’occasione”.

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La donna, visibilmente sconvolta, è stata accompagnata, immediatamente, nella Chiesa di Santa Maria della Speranza, dove l'ha raggiunta la figlia per accompagnarla in ospedale. Pare, infatti, che oltre all'enorme spavento, la signora abbia resistito allo scippo trattenendo la borsa, mentre il giovane la trascinava sull’asfalto. Numerose, dunque, le escoriazioni, almeno per ora queste le conseguenze mediche accertate, riportate dall’anziana che ha mollato la presa solo all’ultimo, stremata dal dolore.

Nella borsa solo 50 euro, un cellulare e i documenti, magro bottino, quindi per il delinquente.

Deluso il parroco, Don Luigi Corapi, che ha immediatamente chiamato il 113. Più di una volta, difatti, aveva richiesto un servizio d’ordine a causa dei continui soprusi che i suoi parrocchiani sono costretti a subire, auto rubate, minacce, scippi, ma la Questura ha sempre risposto che la carenza di organico impedisce la vigilanza del quartiere durante la Santa Messa.

Intanto una povera anziana che, visto il tempo, aveva deciso di andare alla funzione religiosa a piedi, facendo una passeggiata, ha subito una violenza che sarebbe stata evitata.

“Non abbiamo bisogno di piste ciclabili – continuano gli abitanti del quartiere – Ai politici che si apprestano alle elezioni vogliamo dire che vorremmo uscire senza paura di casa. Senza essere costretti a vedere i ragazzi rovinati dalla droga spacciata liberamente per le nostre strade. Senza dovere rimanere scioccati dal furto di un’auto frutto di sacrifici. Siamo stanchi!”.

 


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