Entra nel nostro Canale Telegram!
Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!
CATANZARO, 15 APRILE 2013 - “E’ stato bello finché è durato”, queste le parole della maggior parte di tifosi giallorossi. L’avventura di Ciccio Cozza è finita ieri, dopo la sconfitta casalinga contro la Carrarese ultima in classifica. Terza sconfitta nelle ultime quattro che costa caro al tecnico di Cariati. Cercheremo di far un resoconto sulla sua avventura giallorossa.
Tutto era iniziato nell’estate 2011. Cozza sbarca a Catanzaro il 2 luglio 2011 tra l’entusiasmo del popolo giallorosso, riaccesosi dopo che il Presidente Cosentino ha rilevato una società sostanzialmente fallita. Cozza riceve subito l’affetto dei tifosi, i quali non smettono di incitarlo partita dopo partita, vittoria dopo vittoria. Cozza si ritrova in mano una formazione di ragazzi, senza sapere prima dell’8 agosto che categoria avrebbe disputato, se la Seconda Divisione o la Serie D. Seconda Divisione è stata, dopo che il Catanzaro ha vinto la battaglia contro la FIGC, e dunque il tecnico di Cariati ha avuto il difficile compito di mettere su una rosa in pochissimo tempo. E Cozza riesce nell’impresa.
Le vittorie e i record arrivano, e sono anche tante. 83 punti conquistati in 42 partite, minor numero di sconfitte (3), miglior serie positiva (22 risultati utili consecutivi, dalla 19ª alla 42ª giornata), miglior differenza reti (+37), partita con più spettatori (Catanzaro - Giulianova, 8.000 spett.), media spettatori più alta (3.842 spett.) e partita con più goal di scarto (Catanzaro - Isola Liri 5-0). Sono numeri impressionanti che regalano una fantastica promozione alla squadra giallorossa, numeri eccezionali se si pensa a come si era iniziata la stagione, e anche per questo Cozza diventa il beniamino dei tifosi giallorossi. I dubbi su Cozza erano forse nati già quando le cose andavano bene. Tante le squadre che lo cercavano dopo il grande Campionato disputato sulla città dei tre colli. In realtà lui non ha mai effettivamente smentito tutto ciò. Alla fine ci si appiglia a quel triennale firmato tra la felicità del pubblico giallorosso. Tutto rose e fiori insomma, almeno fino alle prime battute del nuovo campionato.
Il Catanzaro 2012/2013, infatti, non entusiasma la tifoseria con acquisti importanti, e da lì nasce un po’ di scetticismo sulla nuova stagione che il Catanzaro sta per affrontare. Stagione difficile anche se da un’occhiata alle corazzate che si troverà di fronte il Catanzaro nel proprio girone, vedi tra le altre, Frosinone, Nocerina, Avellino e Perugia. Il campionato del Catanzaro inizia con una vittoria scoppiettante, al “Nicola Ceravolo”, contro il Barletta. 4-3 il risultato finale, in una gara al cardiopalma. Il problema del Catanzaro è palese, difesa scolapasta che potrebbe creare problemi durante il Campionato. E infatti.
Per rivedere il Catanzaro portare a casa i tre punti, passiamo dalla 1° giornata alla 10°, 4-2 sul campo del Perugia. Il problema, però, è ancora la difesa. Troppi goal subiti. Il girone d’andata del Catanzaro, consente di portare a casa appena 18 punti in quindici partite. Non tanti per una squadra che vuole centrare una salvezza tranquilla. Al via il girone di ritorno e giallorossi che non riescono a essere costanti, arrivano le vittorie intervallate da sconfitte pesanti. Cozza cerca continuamente di cambiare modulo, nel tentativo di dare una svolta alla stagione giallorossa. Arriviamo dunque al 17 marzo 2012, Stadio “Matusa) di Frosinone.
Il Catanzaro di Cozza arriva a questa gara dopo aver battuto il più forte Pisa al “Nicola Ceravolo” per 1-0. Complice la classifica corta, i giallorossi rimangono con il sogno play-off ancora vivo. La gara di Frosinone, però, non va come vorrebbe Cozza. Pesante sconfitta per 4-0 che riporta le “Aquile” con i piedi per terra. Una settimana più tardi arriva al “Ceravolo” il Perugia, e i veri problemi iniziano proprio da qui. Giallorossi che, in sostanza, è come se non fossero mai scesi sul campo. Il Perugia ne approfitta e al 53’ è già avanti per 4-0, nonostante l’inferiorità numerica per espulsione. Inutili i goal di Carboni e Masini sui titoli di coda della gara.
In quel post-partita, Cozza fa prima i complimenti al Perugia per la bella partita, per poi sostenere che “c’è gente che gode per le sconfitte del Catanzaro”. “Viste le condizioni, il sottoscritto al 99% lascerà il Catanzaro a fine stagione”. Dichiarazioni pesanti del tecnico giallorosso, che abbattano ancor di più l’ambiente e i tifosi. Tre giorni dopo, in una scarna conferenza stampa, arrivano le scuse di Cozza in merito a quanto riferito nel post-partita di Catanzaro - Perugia. “Ho detto cose che non fanno bene al Catanzaro, ho ancora un contratto di tre anni e intendo rispettarlo”.
Dopo queste parole, l’ambiente pare rasserenarsi quanto basta. Il Catanzaro vola a Prato, il 7 aprile, da dove torna con un prezioso punto un equilibrato 0-0. Una settimana più tardi (ieri ndr) arriva al “Ceravolo” la Carrarese ultima in classifica. Cozza parla di una finale, della partita della vita. E non ha tutti i torti. Infatti, con una vittoria, il Catanzaro si toglierebbe quasi definitivamente dalla lotta per non retrocedere. Così non è, un Catanzaro messo malissimo in campo subisce i colpi della Carrarese quasi come se fosse una squadra d’alta classifica. Un Catanzaro svogliato, nella più brutta partita della gestione Cozza. Gara che consegna ai giallorossi il "primato" come peggior difesa del torneo. Assente il Presidente Cosentino, in Cina per lavoro.
Al termine della gara la decisione è quasi inevitabile, in sala stampa si presentano il DS Armando Ortoli e l’AD Marco Pecora. “Siamo qui solo per comunicarvi che, a malincuore, abbiamo sollevato dall’incarico il nostro allenatore”. Esordisce così un provato Armando Ortoli davanti ai microfoni dei giornalisti, parole che mettono fine all’avventura in giallorossa di Mister Cozza, pupillo della Curva “Massimo Capraro” e di tanti tifosi. Dalle stelle alle stalle, dunque. Oggi la Catanzaro calcistica si sveglia confusa, priva di un allenatore in un momento cruciale della stagione. E chi lo sa, magari l’espressione sarà sempre la stessa. “E’ stato bello finché è durato”, e di certo la gente di Catanzaro non si dimenticherà di lui, colui che ha comunque contribuito a scrivere delle pagine di storia più importanti per quanto riguarda il Catanzaro Calcio..[MORE]
VIDEO: "CATANZARO-CARRARESE: IL DS ORTOLI E L'AD PECORA COMUNICANO L'ESONERO DI MISTER COZZA"